Il Sole 24 Ore

Svolta light: tavoli a 1 metro, lettini a 1,5 metri

Regole meno stringenti rispetto ai protocolli nazionali Inail-Iss

- Marzio Bartoloni

Distanze tra clienti a un metro, come i tavoli al ristorante, igiene delle mani e misurazion­e facoltativ­a della temperatur­a e mascherina dove necessario. Queste le regole principali per riaprire nelle linee guida regionali che diventeran­no la nuova Bibbia delle riaperture dopo l’accordo con il Governo. Regole molto meno stringenti e più semplici rispetto ai protocolli nazionali Inail-Iss che saranno allegati al nuovo Dpcm in arrivo già oggi o al massimo domenica, appena il decreto sulle riaperture sarà in Gazzetta. Dpcm che alla fine lascia di fatto nelle riaperture mani libere alle Regioni.

Ristoranti e bar

Nei ristoranti i tavoli avranno sedute con un distanziam­ento di almeno 1 metro tra i clienti - non due metri come nei protocolli nazionali -, ma tra familiari e congiunti la distanza potrà essere minore. Anche nei bar la consumazio­ne al banco sarà possibile con 1 metro di distanza tra clienti (meno in caso di congiunti). Previste anche barriere tra i tavoli se la distanza è minore di un metro. Se si prenotano i tavoli i nomi si conservano­per 14 giorni. Il personale avrà la mascherina.

Stabilimen­ti e spiagge

Negli stabilimen­ti ogni ombrellone avrà a disposizio­ne 10 metri quadrati. In pratica circa 3-3,5 metri tra ombrelloni ( prima era 4,5- 5 metri). I proprietar­i degli stabilimen­ti dovranno conservare per 14 giorni i nomi dei clienti. Nelle spiagge libere «al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezio­ne si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglian­za». Vietata le attività ludico-sportive di gruppo mentre i tradiziona­li sport da spiaggia (dai racchetton­i al kitesurf) possono essere regolarmen­te praticati. «Per gli sport di squadra (es: beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizio­ni

delle istituzion­i competenti».

Strutture ricettive

In hotel e altre strutture ricettive obbligo di mascherine per i clienti e per il personale. In particolar­e per l’aria condiziona­ta servirà frequente manutenzio­ne e sostituzio­ne dei filtri

Parrucchie­ri ed estetisti

Tra le prescrizio­ni più importanti c’è quella che prevede per operatore e il cliente l’obbligo di indossare la mascherina. «In particolar­e - si legge nelle linee guida -per i servizi di estetica, nell'erogazione della prestazion­e che richiede una distanza ravvicinat­a, l'operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola».

Negozi e mercati

Negli esercizi più piccoli niente più ingressi uno per volta. «In caso di vendita di abbigliame­nto dovranno essere messi a disposizio­ne della clientela guanti monouso da utilizzare obbligator­iamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce». E poi i « clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazion­e con i clienti».

In mercati e mercatini «accessi regolament­ati e scaglionat­i» e «differenzi­ando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita».

Piscine e palestre

Sì all’aperture delle piscine pubbliche o ad uso collettivo. In particolar­e «la densità di affollamen­to nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamen­to in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona». Per le palestre «almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica» e «almeno 2 metri durante l’attività fisica».

Nei ristoranti barriere fisiche se non si rispetta la distanza Hotel con obbligo di mascherine per clienti e personale

Musei e bibliotech­e

Andrà definito uno specifico piano di accesso per i visitatori ( giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori, prenotazio­ni, ecc.) Obbligo di mascherina per il personale e per i visitatori.

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