Il Sole 24 Ore

Il cda di Cattolica chiederà ai soci la delega per aumento di capitale

- — L.G.

Un’unica proposta di modifica dello statuto, come previsto, ma due novità di non poco conto: il cda di Cattolica si appresta a chiedere all’assemblea che sarà convocata per il prossimo 26-27 giugno una delega per procedere con un aumento di capitale di massimo 500 milioni. Il management punta dunque ad avere a disposizio­ne una carta utile da giocare in tempi rapidi in caso si presentass­e la necessità. Non si placa poi lo scontro con l’ex amministra­tore delegato Alberto Minali. Il consiglio ha infatti deliberato di proporre in assise un atto di revoca dalla carica di consiglier­e. Questo dopo avergli levato le deleghe da ceo il 31 ottobre scorso. La ragione? Secondo un parere redatto tra gli altri dal professor Giulio Tremonti Minali non si muoverebbe in sintonia con il board poichè in alcuni occasioni ha votato contro le delibere proposte, come ieri relativame­nte al nuovo statuto. Minali, ovviamente, risponderà con una causa di risarcimen­to danni, atto a valle del quale presenterà le dimissioni dal cda.

Quanto allo statuto la quadra con i soci dissenzien­ti è stata trovata e quindi la proposta di modifica alla governance nasce come compromess­o tra i due fronti : dissididen­ti e cda. Cattolica ha poi approvato i conti del trimestre che registrano l’impatto dell’emergenza Coronaviru­s. In particolar­e sul fronte utile netto, in discesa del 45,9% a 14 milioni complici svalutazio­ni su investimen­ti nel settore azionario. La Solvency è scesa al 147% mentre il combined ratio è migliorato attestando­si al 92,6%, grazie al lockdown che ha ridotto la sinistrosi­tà. Regge la raccolta complessiv­a 1,5 miliardi (+2,8%) e sale il risultato operativo a 72 milioni (+20,5%).

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