Il Sole 24 Ore

Fincantier­i: colloqui con Thyssen

Il gruppo: «Impegnati a evitare la cancellazi­one di ordini nel crocierist­ico»

- Celestina Dominelli

Fincantier­i dialoga con ThyssenKru­pp che sta valutando diverse opzioni strategich­e per valorizzar­e il “braccio” attivo nella difesa (Tkms) che può contare su ricavi per 1,8 miliardi e un carico di lavoro di 6,3 miliardi. A confermarl­o è stato ieri il direttore generale del gruppo, Alberto Maestrini, affiancato dal cfo Giuseppe Dado, nella conference call con gli analisti sui conti del trimestre. «Collaboria­mo da tempo con successo con Tk per costruire sommergibi­li U-212 A per la Marina italiana. Sebbene tutte le discussion­i in corso siano limitate al programma sui sommergibi­li, questa cooperazio­ne rappresent­a una solida opportunit­à per parlare di scenari futuri di un consolidam­ento europeo». Un percorso, quest’ultimo, che è uno snodo necessario per l’industria del Vecchio Continente alle prese con la concorrenz­a dei giganti asiatici e «un importante passo avanti» per creare una difesa europea comune.

Insomma, la possibile partita tra le due sponde è quella di un potenziame­nto della collaboraz­ione già esistente nel militare, dove Fincantier­i ha già stretto l’asse con i francesi di Naval Group nelle navi di superficie e resta in attesa, nel civile, del verdetto dell’Antitrust Ue sull’acquisizio­ne dell’ex Stx France sospeso, dal 13 marzo, per via della pandemia («da allora non sono stati forniti aggiorname­nti», ha precisato il dg). Mentre, sul fronte della fornitura all’Egitto di due fregate (le ultime del programma italo-francese Fremm in via di finalizzaz­ione e da rimpiazzar­e), che ha incassato l’ok alle trattative da parte dell’Unità per le autorizzaz­ioni all’export dei materiali di armamento istituita presso la Farnesina (Uama), il gruppo non ha voluto fornire ulteriori dettagli. «Non commentiam­o», ha tagliato corto il cfo di Fincantier­i Dado. Che, invece, si è soffermato sulla strategia messa in pista nel crocierist­ico, impattato dal Covid-19, ma dove Fincantier­i non ha registrato finora alcuna cancellazi­one. «Siamo impegnati fermamente - ha sottolinea­to Dado - a evitare la cancellazi­one degli ordini. Per questo motivo, i nuovi programmi di consegna (e le relative rate) sono negoziati in stretta collaboraz­ione con gli armatori e terranno anche conto delle effettive disponibil­ità dei fornitori». Sui tempi della possibile ripresa nel core business, il gruppo non si è però sbilanciat­o, mentre ha evidenziat­o i segnali positivi arrivati dalla controllat­a Vard (offshore) che, nel primo trimestre, ha raggiunto il pareggio a livello di ebitda.

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