Nulla di fatto tra Ue e Londra, Brexit senza accordo più vicina
Stallo nei colloqui tra Unione europea e Regno Unito per definire i futuri rapporti commerciali dopo Brexit, con il capo negoziatore Ue, Michel Barnier, che ieri si è detto pessimista, dichiarando apertamente per la prima volta che le due parti potrebbero non arrivare a un accordo. E anche il negoziatore britannico David Frost, al termine della terza tornata di colloqui, ha avvertito che sono stati fatti « davvero pochi progressi » .
I nodi principali restano l’armonizzazione delle regole, che la Ue giudica necessaria per evitare che Londra goda di vantaggi competitivi per esempio in materia fiscale o non rispetti alcuni standard in campo ambientale e il Regno Unito respinge come troppo vincolanti alla legislazione comunitaria; e i diritti di pesca, sui quali Frost scrive che «la Ue insiste per un accesso alle acque di pesca britanniche in un modo incompatibile con il nostro status futuro di Stato indipendente». Manca a questo punto solo una tornata di colloqui prima del vertice di giugno in cui i leader Ue dovranno decidere se vale la pena andare avanti o se, in assenza di una proroga del periodo di transizione che terminerà il 31 dicembre, si va verso il no deal.
BARNIER PESSIMISTA Il capo negoziatore Ue ha dichiarato apertamente che le due parti potrebbero non arrivare a un accordo sui futuri rapporti commerciali