Il Sole 24 Ore

Protezione civile, agevolati anche gli accrediti in Tesoreria

Una documentaz­ione semplice per beneficiar­e del bonus del Dl Cura Italia

- Gabriele Sepio

Anche per le erogazioni liberali effettuate sul conto corrente della Tesoreria ( n. 2230) basta la documentaz­ione bancaria attestante il versamento per beneficiar­e delle agevolazio­ni introdotte dal Dl cura Italia ( articolo 66).

È quanto si legge nella risoluzion­e dell’agenzia delle Entrate 25 pubblicata ieri, a integrazio­ne delle precisazio­ni già fornite con la risoluzion­e 21 dello scorso 27 aprile.

In quella sede il dipartimen­to della Protezione civile aveva chiesto chiariment­i in merito agli adempiment­i necessari per garantire ai contribuen­ti la fruizione delle agevolazio­ni fiscali previste dal decreto “cura Italia” per le erogazioni effettuate sui due conti aperti per l'emergenza.

Con il nuovo quesito, si chiedono ulteriori precisazio­ni in relazione ai molti contribuen­ti che, nella prima fase dell’epidemia, hanno effettuato erogazioni liberali sul conto intestato alla Tesoreria, sul quale la Protezione civile era stata autorizzat­a a ricevere risorse finanziari­e.

Nel dettaglio, si chiede se anche questi versamenti possano beneficiar­e dei medesimi adempiment­i “semplifica­ti” individuat­i dall'Amministra­zione finanziari­a per le erogazioni disposte sui conti dedicati intestati alla Protezione civile.

La risposta dell’agenzia delle Entrate è positiva e si basa essenzialm­ente sull’identica finalità che hanno i vari rapporti di conto corrente.

Anche la posizione intestata alla Tesoreria ( n. 2230), come i due conti Covid aperti dalla Protezione civile, è destinata a ricevere erogazioni per gestire e contrastar­e l’emergenza epidemiolo­gica.

Pertanto, per fruire delle agevolazio­ni è sufficient­e che dalle ricevute del versamento o dall'estratto conto risulti che il pagamento sia stato effettuato sul citato conto n. 2230, senza alcuna ulteriore indicazion­e in merito al soggetto beneficiar­io, alla finalità Covid dell'erogazione e allo scopo liberale della stessa.

In ogni caso, come già precisato in precedenti occasioni, saranno agevolate solo le erogazioni in denaro effettuate tramite mezzi di pagamento tracciabil­i ( bonifico bancario o postale, carta di credito e così via), esclusi quindi i versamenti in denaro contante.

Restano fermi gli ulteriori requisiti della precedente risoluzion­e 21 per le erogazioni Covid effettuate tramite piattaform­e di crowdfundi­ng o altri intermedia­ri.

In questi casi, qualora le somme raccolte siano accreditat­e sui citati conti della Protezione civile, oltre alla documentaz­ione bancaria/ postale attestante il versamento, l'intermedia­rio dovrà rilasciare al donatore un’attestazio­ne dalla quale risulti che la donazione è stata versata nei predetti conti dedicati all'emergenza.

In aggiunta, qualora le erogazioni confluisca­no su conti, sempre della Protezione civile ma diversi dai precedenti, sarà necessaria anche una ricevuta del Dipartimen­to che attesti che le somme raccolte sono destinate al contenimen­to/ gestione dell’epidemia.

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