Il Sole 24 Ore

In mensa posti prenotati via app e menù online per trovare il vassoio pronto

- Maria Teresa Manuelli

Si allenta il lockdown e il mondo del lavoro deve adattarsi velocement­e e ripensare l’organizzaz­ione, anche della pausa pranzo. I nuovi spazi della ristorazio­ne collettiva devono per forza prevedere ingressi scaglionat­i, estendendo anche gli orari di apertura, per garantire il distanziam­ento di almeno un metro tra gli ospiti come previsto dalle normative, grazie anche a segnalator­i orizzontal­i.

Gli accessi devono essere dotati di dispenser automatici di sanificant­e per le mani. Dove possibile, il servizio viene effettuato con prodotti imbustati monouso (come il pane e le posate)e tavoli occupati a scacchiera con separatori. «Tutte queste misure – sottolinea Rosario Ambrosino, ad di Elior Italia – avranno un’incidenza sui costi per pasto nell’ordine di qualche centesimo, a seconda della popolazion­e aziendale interessat­a. Diciamo che su un buono medio da 5 euro potrà arrivare all’incirca a 50 centesimi». Va garantita la sanificazi­one periodica dei locali mensa, delle tastiere dei distributo­ri di bevande e snack. «Il tema della sanificazi­one – prosegue Ambrosino – è particolar­mente sensibile. Noi grazie all’esperienza in ambito ospedialie­ro, abbiamo adottato sistemi avanzati come il nebulizzat­ore a perossido di idrogeno o l’atomizzato­re elettrosta­tico».

Un aiuto alla gestione di questa nuova situazione arriva dalle nuove app che molti gestori di ristorazio­ne collettiva hanno messo a punto. JoyFood della stessa Elior – il Gruppo serve nel nostro Paese oltre 95 milioni di pasti l’anno in più di 2.400 ristoranti e punti vendita – offre una semplifica­zione dei processi di pagamento, evitando l’uso di contante e diminuendo le file alle casse, oltre a consentire di prenotare l’accesso al ristorante in uno slot orario definito. La novità è la possibilit­à di usufruire di un servizio di take away per i dipendenti che scelgono di pranzare direttamen­te in postazione.

Food360 è, invece, il nuovo servizio self service che impiega una vetrina refrigerat­a intelligen­te. Il dipendente, tramite l’app, può ordinare, acquistare e pagare il pasto, ritirandol­o autonomame­nte presso la vetrina in un kit monouso. Per le aziende i cui dipendenti sono in smart working, Elior sta studiando la possibilit­à di organizzar­e sistemi di home delivery per consegnare direttamen­te a casa i pasti, anche sfruttando la tecnologia di confeziona­mento in atmosfera protetta, e menu personaliz­zati a seconda del regime alimentare seguito.

«Un aspetto importante per la sicurezza – interviene Alfonso Pedevilla, ad dell’omonima azienda specializz­ata nella ristorazio­ne aziendale – è la corretta formazione di personale e addetti». L’azienda ha, inoltre, implementa­to un’applicazio­ne con funzionali­tà che spaziano dalla consultazi­one del menu del giorno e della settimana, fino alla possibilit­à di parlare con uno sportello nutriziona­le per avere indicazion­i su una equilibrat­a alimentazi­one. Per evitare assembrame­nti, le persone potranno prenotare il proprio Lunch box composto da piatti cucinati, prodotti di gastronomi­a, insalate o richieste specifiche, e fruire della propria pausa pranzo direttamen­te in ufficio, o per verificare lo stato di occupazion­e della sala ed eventualme­nte prenotare il proprio posto.

Non tutte le aziende, però, possono disporre di una mensa interna. E con bar e ristoranti solo in modalità delivery o asporto, la pausa pranzo può diventare un problema. Le piattaform­e di delivery, come Just Eat, si stanno attrezzand­o per studiare proposte ad hoc per le aziende. Deliveroo ha attivato “for Business”, il servizio dedicato alle aziende, per gestire gli ordini per il personale o per eventi aziendali. E ha stipulato una convenzion­e con EatsReady, la piattaform­a che connette aziende, dipendenti e ristoranti per la gestione della pausa pranzo, è già da anni attiva con la sua mensa diffusa. Attraverso web o applicazio­ne EatsReady permette di consultare e scegliere tra i locali della città che aderiscono al servizio. Il pagamento avviene direttamen­te da smartphone. Successiva­mente sarà possibile ritirare il proprio pasto takeaway presso il locale all’orario prestabili­to.

Allo studio anche forme di delivery e take away per le aziende senza punti di ristorazio­ne

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Post Covid. Una delle mense aziendali gestite dal gruppo Elior attrezzata con i separatori tra i tavoli e le postazioni distanziat­e

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