Europa Via al fondo salva Stati Recovery fund con tre pilastri
L’80% delle risorse dedicato al sostegno dei Paesi Via libera definitivo al Mes
A 10 giorni dalla presentazione ufficiale, prende forma il nuovo Fondo per la Ripresa post- pandemia influenzale che verrà inglobato nel prossimo bilancio comunitario. Si tratterà di uno strumento basato su tre pilastri, dedicati al sostegno dei Paesi membri, al rilancio dell’economia, e al rafforzamento di programmi già esistenti. Nei prossimi giorni, la Commissione tenterà di finalizzare il progetto e coagulare un primo consenso tra i Ventisette.
Come già spiegato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il nuovo strumento verrà finanziato da obbligazioni a lungo termine emesse dall’Esecutivo comunitario attraverso un aumento dall’1,2 al 2,0% del reddito lordo della differenza tra impegni e pagamenti all’interno del bilancio europeo. Corre voce di una prima raccolta sui mercati di 500 miliardi di euro.
Il nuovo strumento, secondo un esponente comunitario, sarà composto da tre pilastri. Il primo raccoglierà l’ 80% delle risorse e sarà dedicato al sostegno dei Paesi, con una chiave di distribuzione legata all’impatto provocato dall’epidemia. Per il 90% il denaro verrà gestito nel quadro del Semestre Europeo (l’impalcatura dedita a controllare le finanze pubbliche e a incentivare la convergenza economica); servirà a finanziare investimenti e riforme; sarà legato alla raccomandazioniPaese. Il restante 10% andrà ad aumentare i fondi dedicati alla coesione.
«Legare il denaro alle raccomandazioni-Paese, aggiornate annualmente, è un modo per strutturare la spesa e rassicurare i governi», spiega l’esponente comunitario. Agli occhi di Bruxelles, lo shock economico provocato dalla pandemia deve essere l’occasione per ristrutturare l’economia, facendo nuovi investimenti e nuove riforme, ha precisato ieri sera a margine di un Eurogruppo il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni, sminuendo però l’idea di legare il denaro a specifiche condizioni.
Il secondo pilastro – 10- 15% del fondo - sarà dedicato al rilancio economico, attraverso almeno due strumenti. Il primo dipende dal programma di investimenti comunitari InvestEU. Il secondo è legato alla Banca europea degli Investimenti. Quest’ultima sarà chiamata da Bruxelles a garantire investimenti privati nelle aziende più in difficoltà. Il tentativo è aiutare in particolare i tessuti produttivi dei Paesi che meno hanno potuto godere della liberalizzazione degli aiuti di Stato.
Infine, il terzo pilastro del nuovo fondo – il restante 5-10% - sarà dedicato al rafforzamento di programmi già esistenti: il RescEU (da utilizzare nel caso di catastrofi naturali), Orizzonte Europa ( per finanziare la ricerca), il NDICI ( per aiutare i Paesi in via di sviluppo). Più in generale, non è chiara, oltre all’ammontare del fondo, neppure la proporzione tra sussidi e prestiti. Come detto il fondo sarà associato al progetto di bilancio 2021- 2027 che da solo dovrebbe avere un valore di circa 1.000 miliardi.
In attesa della pubblicazione della proposta comunitaria, prevista il 27 maggio, il Parlamento europeo ha approvato ieri con 505 voti a favore, 119 contrari e 69 astenuti una risoluzione non vincolante a favore di un rilancio tale da mobilitare investimenti fino a 2.000 miliardi di euro.
« Posso assicurare che da parte nostra vi è il desiderio di mostrare tutta la determinazione del caso » , ha detto ieri Gentiloni. Sempre ieri i Ventisette hanno approvato il programma SURE di finanziamento delle casse integrazioni nazionali, mentre il Meccanismo europeo di Stabilità ha reso operativi i prestiti da usare per finanziare i costi diretti e indiretti provocati dall’epidemia.