Il Sole 24 Ore

Sconto in fattura per i lavori di manutenzio­ne edilizia

- Saverio Fossati

Crediti d’imposta e sconto in fattura ad amplissimo raggio. Nella regolament­azione del credito d’imposta concepito per eco e sismabonus nel Dl rilancio, stando alle ultime bozze disponibil­i, è previsto all’articolo 128 ter che per una serie di interventi agevolati sarà possibile, però, trasformar­e in crediti d’imposta le detrazioni oggi vigenti. E quindi cedere l’importo della detrazione all’impresa o a terzi o addirittur­a ottenere lo sconto direttamen­te in fattura per la stessa cifra.

Il volano

Una rivoluzion­e dalle pesanti conseguenz­e erariali ma che potrebbe fungere da molla per avviare una serie di lavori (oltre a quelli per eco e sismabonus che hanno la detrazione più alta della storia del fisco, cioè il 110% della spesa) e che ora sono fermi non solo per l’epidemia ma soprattutt­o per i problemi di liquidità che attanaglia­no i condòmini e i proprietar­i di casa in generale. Naturalmen­te per queste tipologie di lavori l’aliquota di detrazione non cambia ma la possibilit­à di pagare solo la parte non detraibile cambia radicalmen­te l’approccio.

Dalla manutenzio­ne al risparmio energetico: sempre possibile lo sconto in fattura

I lavori

Ecco per quali lavori sarà possibile beneficiar­e subito della cessione del credito o dello sconto in fattura:

1. recupero del patrimonio edilizio (detrazione ( detrazione 50%) ma solo per gli interventi di manutenzio­ne ordinaria (questa tipologia solo per i condomìni) e straordina­ria (la più diffusa in casa e in condominio, dal rifaciment­o impianti allo spostament­o di pareti); esclusi, invece, i lavori di restauro-risanament­o conservati­vo e di ristruttur­azione; quest’ultima tipologia, però, implica lavori talmente radicali da essere assai raramente eseguita;

2. lavori di efficienta­mento energetico senza eccezioni, compresi, naturalmen­te quelli “nuovi” del Dl rilancio; per tutti è prevista la detrazione del 110%;

3. interventi antisismic­i in generale, anche quelli indicati nel Dl rilancio, con detrazione al 110% ( resta alle vecchie aliquote dal 50% all’ 85% la detrazione per le spese effettuate per la classifica­zione e verifica sismica e sale al 90% quella per polizze catastrofa­li in zone sismiche 1, 2 o 3);

4. lavori relativi al “bonus facciate” mai veramente partiti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiat­ura esterna e agevolati al 90%; in caso si intervenga sugli intonaci per oltre il 20% della superficie della facciata bisogna abbinare lavori importanti di risparmio energetico (e questi dovrebbero però andare, se rispondono ai criteri del Dl rilancio, al 110%);

5. installazi­one di impianti solari fotovoltai­ci, agevolati al 110% se rispondent­i ai criteri del Dl rilancio;

6. installazi­one di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici ( dotate di almeno un punto di ricarica di potenza standard non accessibil­i al pubblico), cui spetta una detrazione pari al 50% della spesa.

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