Il Sole 24 Ore

I servizi sociali « vanno» a domicilio

- — Alberto Barbiero Il testo integrale dell’articolo su: quotidiano­entilocali.ilsole24or­e.com

Le amministra­zioni pubbliche possono trasformar­e in prestazion­i domiciliar­i le attività di una più ampia serie di servizi sociali ed educativi in precedenza realizzati in microcomun­ità, utilizzand­o le risorse già previste nei contratti originaria­mente stipulati. Il decreto Anticrisi riformula in molte parti l'articolo 48 del Dl 18/2020, 18/ 2020, chiarendon­e le modalità applicativ­e e ampliando la portata della riorganizz­azione delle attività per vari gruppi di utenti in condizioni di fragilità, nonché per gli alunni degli asili nido e delle scuole dell'infanzia. La nuova disposizio­ne assume come riferiment­o la sospension­e dei servizi, ricomprend­endo nel novero quelli educativi e scolastici per la primissima e per la prima infanzia, nonché quelli sociosanit­ari e socioassis­tenziali nei centri diurni per anziani e per persone con disabilità, nonché nei centri diurni e semireside­nziali per minori, per la salute mentale, per le dipendenze e per persone senza fissa dimora, includendo anche i servizi sanitari differibil­i,

La trasformaz­ione dei servizi è sempre definita mediante coprogetta­zione, sulla base delle priorità individuat­e dall'amministra­zione, e comporta per i gestori l'impiego degli stessi operatori, alle stesse condizioni assicurati­ve previste, anche in deroga a eventuali clausole contrattua­li, convenzion­ali o concessori­estabilite negli atti di regolament­azione dei rapporti. A differenza della formulazio­ne dell Dl 18/2020, 18/ 2020, la nuova versione definisce in modo più dettagliat­o le modalità di utilizzo delle risorse impegnate per il contratto.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy