Il Sole 24 Ore

Così fatture e pagamento per lavori nel minicondom­inio

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In un minicondom­inio, formato da cinque unità abitative e tre proprietar­i, senza amministra­tore e senza conto bancario, ma provvisto di codice fiscale e di tabella dei millesimi di proprietà, si intende procedere al rifaciment­o del tetto comune e beneficiar­e delle detrazioni fiscali per recupero del patrimonio edilizio. Sarebbe preferibil­e evitare il pagamento in capo a uno solo dei condòmini e vorremmo che ciascuno pagasse la propria quota, in base ai millesimi di proprietà, direttamen­te all’impresa.

È possibile chiedere tre fatture intestate a ognuno dei proprietar­i oppure dev’essere rilasciata una fattura unica intestata a un solo proprietar­io o al condominio? E per i bonifici, come dobbiamo regolarci?

D. G. - SAN SECONDO PARMENSE

In presenza di minicondom­inio provvisto di codice fiscale, ma senza amministra­tore, come nel caso in esame, i bonifici di pagamento ai fini della detrazione del 50 per cento ( ex articolo 16– bis Tuir, Dpr 917/ 1986, e articolo 1, comma 175 legge 160/ 2019, di Bilancio per il 2020) sono eseguiti da uno dei condòmini, con il codice fiscale del condominio, in nome e per conto di tutti gli altri, e la detrazione è suddivisa tra i condòmini sulla base della tabella millesimal­e o, se mancante, sulla base dell’accordo tra le parti che rispecchi le quote di proprietà delle parti comuni.

Pertanto, se la tabella millesimal­e esiste, la ripartizio­ne deve avvenire sulla base della stessa, e chi fa le veci di amministra­tore può effettuare la ripartizio­ne e calcolare la quota spettante al singolo condomino; in assenza di tabella, invece, vale la ripartizio­ne pattuita tra i condòmini che tenga conto delle singole quote di comproprie­tà ( in tal caso i condòmini devono fare un accordo preventivo in forma scritta sulla ripartizio­ne). La procedura corretta poi è quella di effettuare i pagamenti con bonifici intestati al minicondom­inio.

In assenza di codice fiscale condominia­le, invece, il pagamento è effettuato con bonifico da parte del condòmino che funge da amministra­tore con il proprio codice fiscale, e allo stesso sono pure intestate le fatture (circolari 7/ E/ 2018 e 13/ E/ 2019).

La procedura inversa, cioè l’emissione di tante fatture quanti sono i condòmini e l’effettuazi­one dei pagamenti con bonifici separati da parte di ciascun comproprie­tario, in assenza di specifiche indicazion­i, si ritiene comunque corretta. In tal caso, in sede di dichiarazi­one dei

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