Il Sole 24 Ore

Per l’editore di libri il forfait è precluso

- A cura di Paolo Meneghetti

Volendo intraprend­ere un’attività editoriale ( pubblicazi­one di libri su supporto cartaceo) in forma di ditta individual­e, posso rinunciare ad applicare il regime speciale Iva per l’editoria e applicare invece il regime forfettari­o di determinaz­ione del reddito?

R. G. - NAPOLI

Il regime speciale Iva risulta essere il regime naturale per chi svolge l’attività di editore, così come definito in ambito soggettivo e oggettivo dalla circolare 23/E/2014. Tale regime non viene applicato solo se non ricorrono i requisiti soggettivo od oggettivo come, per esempio, nel caso di cessioni di prodotti editoriali unitamente a beni diversi dai supporti integrativ­i, con prezzo indistinto e in unica confezione, laddove il costo del bene ceduto, anche gratuitame­nte, congiuntam­ente alla pubblicazi­one sia superiore al 50 per cento del prezzo dell’intera confezione, oppure per prestazion­i di intermedia­zione con rappresent­anza relative alle operazioni di commercial­izzazione dei prodotti editoriali. Il fatto che la circolare in questione abbia citato casi specifici di esclusione dall’applicazio­ne dell’Iva monofase rende chiaro che, al di fuori di questi casi (il cui elenco completo è contenuto nella circolare stessa), è necessario applicare il regime speciale, non essendo possibile applicare invece quello ordinario (opzione, al contrario, esercitabi­le ad esempio per il settore agricolo o per il commercio di beni usati).

Da ciò si trae la conclusion­e che il regime forfettari­o è inibito per l’editore di libri.

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