Il Sole 24 Ore

Costi di consumo dell’acqua suddivisi in base ai millesimi

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Possiedo un laboratori­o/ ufficio in un condominio di 12 tra appartamen­ti e uffici. Il consumo dell’acqua fredda è addebitato per prassi consolidat­a per persona residente ( con frequenti discussion­i sui residenti temporanei e sugli arrivi e partenze in corso d’anno). Essendo penalizzat­o da questo criterio forfettari­o su una spesa di discreto importo, posso pretendere l’installazi­one a mie spese di un contatore nella mia unità, per pagare i consumi reali?

A. F. - MONZA

Il consumo dell’acqua è per giurisprud­enza costante da ripartire secondo i millesimi di proprietà, salvo che l’assemblea non decida per l’installazi­one di contatori per il rilievo dei consumi individual­i. Non si ritiene che il singolo condomino possa unilateral­mente scegliere di installare il contatore, corrispond­endo al condominio quanto consumato.

Si veda in proposito Cassazione civile, sezione II, sentenza 17557/ 2014, secondo la quale, in tema di condominio negli edifici, salva diversa convenzion­e, la ripartizio­ne delle spese della bolletta dell’acqua, in mancanza di contatori di sottrazion­e installati in ogni singola unità immobiliar­e, dev’essere effettuata, ai sensi dell’articolo 1123, comma 1, del Codice civile, in base ai valori millesimal­i, sicché è viziata, per intrinseca irragionev­olezza, la delibera assemblear­e, assunta a maggioranz­a, che, adottato il diverso criterio di riparto per persona in base al numero di coloro che abitano stabilment­e nell’unità immobiliar­e, esenti dalla contribuzi­one i condòmini i cui appartamen­ti siano rimasti vuoti nel corso dell’anno.

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