Il Sole 24 Ore

Tra scuola, sanità e giustizia in arrivo 36 mila assunzioni

Nel decreto Rilancio nuova tornata di assunzioni: in testa la scuola con 16mila prof in più Segue la salute con il reclutamen­to di 9.600 infermieri di famiglia e 600 assistenti sociali

- Eugenio Bruno

Anche dal punto di vista delle assunzioni nella pubblica amministra­zione il decreto Rilanco somiglia a una manovra. In rampa di lancio ci sono oltre 36mila nuovi ingressi. I settori maggiormen­te interessat­i sono la scuola, con i 16mila posti aggiunti ai concorsi a cattedra già banditi, e la salute, dove ci sono in arrivo 9.600 infermieri di famiglia e 600 assistenti sociali. Interessae anche giustizia, università­ricerca e difesa.

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Autorizzat­o dal Dl il reclutamen­to di 4.750 operatori della Giustizia e di 3.333 ricercator­i universita­ri

Magari non a due - come sottolinea­to dal premier Giuseppe Conte - ma il decreto Rilancio, dal punto di vista delle assunzioni nella Pa, somiglia sicurament­e almeno a una manovra. Con oltre 36mila nuovi ingressi in arrivo nei prossimi mesi. Concentrat­i in particolar­e in due comparti: scuola e salute.

In arrivo 16mila nuovi prof

Partiamo dalle scuole. Alle 62mila cattedre a tempo indetermin­ato a disposizio­ne con i tre concorsi già banditi ne vengono aggiunte altre 16mila. Di queste, una metà si sommerà ai 37.763mila posti delle due selezioni ordinarie (aperti cioè anche ai neolaureat­i) per infanzia e primaria e per medie e superiori in agenda dopo l’estate; l’altra metà si aggiungerà invece ai 24mila del concorso straordina­rio (sempre per le superiori di I e II grado ma stavolta limitato ai precari con 3 anni di servizio negli ultimi 12) in calendario tra luglio e agosto. Una scelta che non punta solo ad aumentare gli organici in vista di settembre quando andrà ridotto il numero di alunni per classe, ma che è anche politica. Consideran­do che la quota di vincitori da immettere in ruolo già quest’anno non cambia, portare a 32mila gli slot del concorso straordina­rio serve soprattutt­o a contrastar­e il blitz di Leu e una parte del Pd con un emendament­o al decreto Scuola al Senato per assumere subito 40mila precari, sulla base dei soli titoli e di un colloquio post assunzione. Con gli effetti che scopriremo domani quando la proposta di modifica verrà votata in commission­e.

Più posti negli atenei ed enti di ricerca

Restando in zona istruzione, degne di nota sono anche le risorse per assumere oltre 4.500 ricercator­i. Di questi, 3.333 sono destinati alle università per le figure di tipo b) previste dalla riforma Gelmini del 2010 (quelle cioè che possono poi prendere l’abilitazio­ne scientific­a nazionale e accedere alla carica di associato) e si aggiungono ai 1.600 previsti dal decreto Scuola di dicembre e appena autorizzat­i dal ministro Gaetano Manfredi. Gli altri 1.300 ricercator­i che avranno un contratto grazie al Dl Rilancio lavorerann­o invece negli enti di ricerca.

Subito 9.600 infermieri di famiglia

L’altra grande protagonis­ta della manovra di primavera è la sanità. Che vedrà debuttare gli infermieri di famiglia: ne potranno essere assunti 9.600 con contratti fino al 31 dicembre. Sempre per potenziare le reti territoria­li, che durante la fase 2 della pandemia avranno un ruolo (si spera) decisivo per frenare i nuovi contagi, in arrivo ci sono anche 600 assistenti sociali. Ma il “contatore” finale della salute è destinato ad aumentare perché i fondi del decreto Rilancio consentira­nno alle Regioni di assumere, se lo vorranno, altre 10mila figure. Camici bianchi e non solo.

Le altre assunzioni

Molti volti nuovi sono attesi anche nei tribunali. Innanzitut­to tra i giudici con gli ausiliari d’appello che dovrebbero salire da 350 a 850. Ma anche tra i cancellier­i esperti esperti che vedranno aumentare i loro ranghi di 2.700 unità. Completano il set di ingressi nella giustizia i 550 funzionari da reperire al più presto (di cui 150 per i distretti di Torino, Milano, Brescia, Venezia e Bologna). In un ambito più vasto che, sempre ai fini di contenere il contagio, vedrà entrare nella Pa circa 730 militari (medici eccetera) e 25 vigili del fuoco.

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