Il Sole 24 Ore

Sport, in pericolo calendario e affari per 200 maxi eventi

Il 14% delle competizio­ni è già annullato, il 50% rinviato e il 23% in attesa di conferma Tennis a Roma forse in autunno (3 milioni di euro). A Cagliari niente World Series di vela

- Bagnasco e Menicatti

Il grande sport si misura con le difficoltà degli eventi internazio­nali (230, per quasi 600 giornatega­ra) che erano stati programmat­i nella sola Europa per il 2020. Solo il 13% - rileva uno studio condotto da PtsClas per Il Sole 24 Ore - si era già concluso prima dello stop imposto dall’emergenza sanitaria.

Le finali di Coppa del Mondo di sci alpino? Annullate. Il campionato europeo di calcio? Spostato in avanti di un anno? Il Golden Gala di atletica in programma a Napoli? Forse a settembre si farà. Le final four europee di volley e basket maschile? Rinviate. La Milano-Sanremo di ciclismo? Altro che classica di primavera, quest’anno un calendario completame­nte rifatto la piazza a sabato 22 agosto. E il mondo dei motori con la Formula Uno, la FormulaE, i rally, la MotoGP? Tra tanti rinvii e qualche cancellazi­one si conta di (ri)partire in estate.

Tutto, o quasi, cambia nell’anno del Covid-19. E lo sport non può che essere coinvolto. Mentre per i campionati nazionali di calcio l’obiettivo è uno sprint pieno di ostacoli per provare a salvare la stagione, ci si misura con le difficoltà legate agli eventi internazio­nali (230, per quasi 600 giornate-gara) che erano stati programmat­i nella sola Europa per il 2020. Solo il 13% - rileva uno studio condotto da PtsClas per Il Sole 24 Ore, che fa il punto della situazione al 30 aprile - si era già concluso prima dello stop imposto dall’emergenza sanitaria. Per il resto il 14% degli appuntamen­ti previsti è stato annullato (ma sembra inevitabil­e che il numero aumenti), il 50% ha subìto un rinvio e il 23% è in attesa di conferma.

Più colpite atletica, maratone, calcio e moto

Le caratteris­tiche “stagionali” hanno favorito gli sport invernali, che hanno concluso regolarmen­te l’80% delle gare in programma. Il rugby a più alti livelli ha raggiunto il 69%: per il Sei Nazioni sono state giocate 11 partite su 15 e le altre sono rinviate; salta invece la fase finale di Champions Cup a livello di club. All’estremo opposto, nel Vecchio Continente quattro macro aree sportive (atletica-maratone, calcio, motociclis­mo e tennis) sono a zero manifestaz­ioni andate in porto. Molte, peraltro, sono quelle che erano originaria­mente fissate nei mesi da maggio a dicembre, cioè in buona parte da confermare.

L’indagine considera anche la eventuale distribuzi­one degli eventi su più nazioni: così ogni partita dell’Europeo di calcio vale un “punto”, visto che il campionato si doveva svolgere in 12 Paesi diversi, con semifinali e finale a Londra. Proprio questi match avrebbero dato al Regno Unito una spinta decisiva nella volata a cinque per aggiudicar­si il titolo di Paese europeo con il maggior numero di appuntamen­ti sportivi internazio­nali (31) nell’anno in corso. Tra questi si registra, per esempio, il rinvio al 4 ottobre della maratona di Londra, con un giro d’affari da 300 milioni di sterline. L’Italia - a quota 27 - è al secondo posto, seguita a 21 dall’accoppiata Germania-Spagna e a 20 dalla Francia, che ha già cancellato il 25% degli eventi.

Nel nostro Paese erano previste in tutto 92 giornate-gara spalmate su 11 sport. Con il ciclismo in testa grazie al Giro d’Italia, alla Tirreno-Adriatico e ad alcune corse di un giorno: tutto rinviato ad altra data. Al comando Lazio e Lombardia sono appaiate con il 16% di giornate-gara in programma. Subito dopo il Trentino Alto Adige con il 14%, seguito da Veneto e Sardegna, entrambe all’11 per cento.

I conti “reali” si potranno fare solo verso la fine dell’anno. Per ora tante situazioni restano in bilico. Sul fronte tennistico gli Internazio­nali d’Italia in programma a Roma sono stati spostati da maggio a settembre-ottobre: in una settimana fatturano oltre 30 milioni di euro ed è chiaro che si farà ogni sforzo per tentare di portarli a termine.

Invece, Cagliari ha dovuto rinunciare a una “prima volta” di grande appeal: a fine aprile doveva ospitare le World Series di vela, valide come eliminator­ie per la America’s Cup. Erano attesi in acqua scafi come Luna Rossa e Team New Zealand, detentore del trofeo, e si prevedeva l’arrivo tra i 25mila e i 50mila appassiona­ti da tutto il mondo.

Resta possibile, infine, la disputa di ItaliaIngh­ilterra per il Sei Nazioni di rugby. Il match è rinviato all’autunno, ma se si giocasse a porte chiuse sfumerebbe un incasso da 2 milioni di euro.

Gianni Menicatti è un ricercator­e di PtsClas

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy