Palermo in piazza, a Siracusa apre solo il 10%
Il settore della ristorazione chiede lo scudo penale e il blocco dei fallimenti
Scudo penale e blocco dei fallimenti per riaprire in sicurezza. Altrimenti meglio restare chiusi. È il messaggio che arriva oggi da Palermo ma che è condiviso da imprenditori del settore della ristorazione di tante città italiane: affrontare subito queste priorità e poi pensare al resto, persino alla fiscalità. A Palermo un gruppo di 150 imprenditori è anche sceso in piazza, manifestando davanti al teatro Massimo ( simbolo della bellezza e della rinascita del capoluogo siciliano) per lanciare un messaggio e chiedere interventi immediati: «Ci sono due questioni importanti che non ci mettono in condizione di ripartire in serenità - dice Gigi Mangia, proprietario di un ristorante in via Principe di Belmonte, il salotto buono della città -: uno è quello della responsabilità civile e penale. Ci espone e per questo chiediamo che si intervenga » .
L’altra questione riguarda i fallimenti: « Ci sono aziende sane che però oggi si trovano momentaneamente in difficoltà. Bisogna dare loro la possibilità di rimettersi in pista e di recuperare la liquidità necessaria». Mangia mette in guardia dall’assalto della criminalità organizzata: «Il ritardo nell’erogazione degli aiuti rischia di far crescere il fenomeno dell’usura: in attesa che arrivino i fondi l’imprenditore potrebbe trovarsi nella condizione di chiedere aiuto alle persone sbagliate » . E il punto non è solo l’usura perché le organizzazioni criminali potrebbero approfittare della situazione per entrare nella proprietà dei locali: « Ci sono molti modi per farlo» dice Mangia che racconta di una situazione drammatica in giro per la Sicilia: «A Siracusa - dice - ha riaperto solo il 10% dei 600 ristoranti cittadini » . E da Catania non arrivano buone notizie: in molti non riapriranno. «Mille regole e troppe incertezze» dicono dalla Fipe. Non sembrano essere un problema le disposizioni contenute nel provvedimento regionale firmato domenica dal presidente della Regione Nello Musumeci: «Il metro di distanza può persino essere una cosa buona - spiega Mangia - ma bisogna ripensare gli spazi cittadini, con più suolo pubblico non solo per i ristoranti ma anche per la mobilità sostenibile » .
Le imprese: il ritardo nell’erogazione degli aiuti rischia di fare crescere il fenomeno dell’usura