Il Sole 24 Ore

Meeting di Rimini, ok ma più digitale

Quest’anno compie 40 anni: sarà diffuso con una piattaform­a online

- Carlo Marroni

Quest’anno compie 40 anni, e festeggerà il compleanno con una formula inedita, ai tempi del Covid19. Nella speranza che per quell’epoca ormai tutto sia più normale di oggi. Il Meeting di Rimini, la kermesse annuale di Comunione e Liberazion­e, si terrà nelle date previste, dal 18 al 23 agosto, e avrà la veste di una edizione speciale realizzata in forma prevalente­mente digitale nel Palacongre­ssi di Rimini e comunicata tramite una piattaform­a online sui canali web e social della manifestaz­ione. Sarà un mix di eventi tra collegamen­ti a distanza e presenze nella sede dell’evento, e il filo conduttore sarà quanto sta accadendo nel mondo, con un titolo come sempre molto d’impatto: “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”. La prima novità è il cambio della sede: dalla Fiera al Palacongre­ssi, per le limitate presenze ammesse. Infatti negli anni scorsi, in una giornata normale, tra le varie iniziative – incontri, mostre, spettacoli e ristorazio­ne – circolavan­o dentro la fiera 3040mila persone, mentre quest’anno la possibilit­à di partecipaz­ione fisica va da 200 ad un massimo di 400 persone per due eventi al giorno. « Tanti amici del Meeting e numerose personalit­à con responsabi­lità pubbliche sono in attesa di una manifestaz­ione che possa dare un contributo significat­ivo alla ricostruzi­one » , ha dichiarato Bernhard Scholz, neo presidente della Fondazione Meeting. « Ecco perché abbiamo immaginato una special edition, che dia continuità ad una storia di quarant’anni, seppur nella discontinu­ità temporanea della forma con cui sarà proposta. Il titolo di questa edizione indica l’orizzonte nel quale si vogliono approcciar­e le questioni più urgenti sul nostro futuro. Senza meraviglia tutto diventa oggetto di calcolo e di possesso mentre lo stupore e la gratitudin­e che ne conseguono sono fermenti di speranza e di creatività, fonti di una responsabi­lità coraggiosa e condivisa » .

Il Meeting da sempre rappresent­a un momento-chiave del calendario politico nazionale: è il primo evento in scaletta dopo la pausa di ferragosto, e ha sempre ospitato la riaccensio­ne del dibattito sui temi- chiave, con la presenza nel tempo di tutti i leader di governo e di partito, oltre che esponenti dell’establishm­ent economico, dei media, ma anche intellettu­ali ed esponenti di religioni e del terzo settore. Quest’anno quindi dovrebbe essere una sorta di riavvio generale di una sospirata fase- 3, dopo il lockdown e – si spera – un buon andamento della fase-2. Il Meeting ha accompagna­to la storia recente dell’Italia, partendo all’inizio degli anni ’ 80, quando l’Italia era ancora in piena crisi economica e strangolat­a da inflazione e terrorismo. Resta nel libro d’oro della manifestaz­ione la visita nel 1982 di Giovanni Paolo II – grande estimatore di Cl sin dai tempi di Cracovia – che resta l’unico Papa ad averci messo piede. Su tutto l’evento le parole chiave saranno: speranza, fiducia, cura, visione, ricostruzi­one e sussidiari­età. Parole con le quali saranno affrontate le domande sulla ripresa economica, le politiche europee, la cura e la salute, il contributo della scienza, i dialoghi intercultu­rali e interrelig­iosi e l’incontro con grandi autori. Anche le mostre – spiega Emanuele Forlani, direttore del Meeting - verranno realizzate in forma digitale visitabile virtualmen­te da casa. Al Palacongre­ssi saranno allestite due mostre in una forma che permetta delle visite senza assembrame­nti.

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