Il Sole 24 Ore

Profession­isti: dal Mef no al fondo perduto, ma indennizzi veloci

Leonardi (Mef): «Eviteremo di dare soldi a studi con fatturati milionari»

- Claudio Tucci

L’Esecutivo resta contrario al fondo perduto ai profession­isti. « Nel decreto Rilancio - spiega Marco Leonardi, consiglier­e del ministro Gualtieri - i profession­isti prendono le indennità previste dall’Inps e dalle casse profession­ali ma non l’indennizzo dell’Agenzia delle Entrate per le imprese». Per il mese di marzo, dice Leonardi, hanno preso i 600 euro 470mila iscritti agli ordini. «Vogliamo mettere in condizione le casse di erogare i 600 euro di aprile nei prossimi giorni, come li stanno ricevendo gli altri autonomi iscritti all’Inps». Altri mille euro per maggio.

«Assimilare i profession­isti alle imprese e portandoli, quindi, dalle casse profession­ali all’agenzia dell’Entrate per accedere al fondo perduto - come chiedono a gran voce le categorie (si veda Sole24Ore di ieri) - produrrebb­e questo effetto. Per i piccoli e medi non cambierebb­e nulla, visto che percepiran­no lo stesso ristoro garantito dagli indennizzi. Quello che cambierebb­e, invece, è che lo Stato si troverebbe a dare soldi ai ricchi avvocati e notai con fatturati milionari».

Per questa ragione, spiega al Sole24Ore, Marco Leonardi, consiglier­e economico del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, «nel decreto Rilancio i profession­isti prendono le indennità previste dall’Inps e dalle casse profession­ali ma non l’indennizzo dell’agenzia delle Entrate per le imprese. Certo, il parlamento è sovrano, e le sue decisioni saranno rispettate. Ma il governo ha seguito una ratio ben precisa per assicurare i giusti ristori a tutti soggetti colpiti dall’emergenza sanitaria».

I profession­isti “poveri”, ad esempio, ha proseguito Leonardi, «prendono 600 più 600 più 1000 euro, oltre ad agevolazio­ni su affitti, bollette, Irap. In particolar­e, i 2.200 euro di indennità è esattament­e quello che nel ristoro alle imprese prenderebb­e un’azienda, società di capitali o di persona, con 120mila euro di fatturato annuo che ha perso tutto il fatturato di aprile. Non sarebbe così, invece, per i profession­isti più ricchi che richiedere­bbero allo Stato cifre di tutt’altra entità». Per i profession­isti, quindi, secondo il governo l’indennizzo è lo strumento più equo: per il mese di marzo, ha reso noto Leonardi, hanno preso i 600 euro 470mila ordinisti. Oggi la platea si è allargata, per via della soppressio­ne del requisito dell’iscrizione esclusiva alla cassa profession­ale. Per tutti i 470mila primi beneficiar­i e per questa nuova fetta di profession­isti tutelati ad aprile saranno garantiti altri 600 euro. «I ministeri del Lavoro e dell’Economia stanno predispone­ndo il decreto attuativo - ha detto Leonardi -. Vogliamo mettere in condizione le cassa di erogare i 600 euro nei prossimi giorni, come li stanno ricevendo gli altri autonomi iscritti all’Inps». A maggio l’indennizzo salirà a mille euro, mentre, sempre a maggio, per artigiani e commercian­ti (e per i coltivator­i diretti) scatterà l’indennizzo a fondo perduto, da richiedere all’agenzia delle Entrate, per la loro attività di impresa.

C’è una disparità di trattament­o rispetto ai profession­isti?

«Ritengo di no - ha chiosato Leonardi -. Nel decreto Rilancio dovevamo allineare i bonus individual­i per i lavoratori autonomi con gli indennizzi a fondo perduto per le imprese che svolgono le medesime attività. Abbiamo pensato non fosse possibile escludere dagli indennizzi un bar o un parrucchie­re organizzat­o come una ditta individual­e (per cui il titolare è un commercian­te o un artigiano e quindi ha ricevuto i 600 di marzo e di aprile), mentre un bar o un parrucchie­re del tutto simile che è organizzat­o come una società di persone o di capitali lo riceve. Per questa ragione, abbiamo introdotto il fondo perduto per le imprese anche per artigiani e commercian­ti. Gran parte dei commercian­ti, poi, sono rimasti chiusi per decreto, con costi fissi in media più elevati dei profession­isti che comunque giustament­e, per la prima volta su scala nazionale, hanno avuto la cassa integrazio­ne in deroga per i propri dipendenti».

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I profession­isti in trincea
IL SOLE 24 ORE, 23 MAGGIO 2018, PAGINA 3 I profession­isti in trincea
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Marco Leonardi. Lavoro e Mef stanno predispone­ndo il decreto attuativo per erogare i 600 euro nei prossimi giorni

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