Il Sole 24 Ore

Liquidità Garanzie Sace: 160 milioni già emessi Ovs in pole

Dalla componenti­stica auto all’agroalimen­tare fino all’abbigliame­nto: ecco l’identikit delle oltre 20 imprese che hanno già richiesto e ricevuto la copertura pubblica

- Celestina Dominelli

Finora le richieste per la “garanzia Italia” targata Sace già ricevute ed emesse in poche ore, attraverso la piattaform­a digitale dedicata, hanno superato quota 20 per un ammontare di 160 milioni. E, in rampa di lancio, c’è la prima operazione con procedimen­to ordinario che il decreto liquidità prevede per le società con fatturato pari o superiore a 1,5 miliardi e con più di 5mila dipendenti (e comunque per i finanziame­nti da o sopra 375 milioni) e che riguarderà il gruppo Ovs, leader nel mercato italiano dell’abbigliame­nto con una quota di oltre l’8 per cento.

È questo l’ammontare dei volumi registrati a oggi dal nuovo strumento che il governo ha individuat­o per sostenere il tessuto economico danneggiat­o dall’emergenza coronaviru­s e per affiancare le banche e gli altri soggetti abilitati a erogare il credito. La copertura “pubblica”, emessa attraverso la Sace che, insieme a Simest, costituisc­e il polo per l’export e l’internazio­nalizzazio­ne di Cdp, amplia di fatto l’operativit­à di un meccanismo già messo in pista dalla società per tutto il fronte delle esportazio­ni. E che si è rivelato un assist importante per tante aziende della penisola colpite dal Covid-19 se si considera che al momento le potenziali operazioni di finanziame­nto in fase di valutazion­e e istruttori­a da parte delle banche ammontano a circa 250 per un valore complessiv­o di 18,5 miliardi di euro.

E, tra i deal prossimi al traguardo, c’è il prestito da 100 milioni erogato da un pool di banche (con una garanzia all’80% della Sace) e chiesto dal gruppo Ovs che vanta un fatturato di circa 1,4 miliardi di euro e 7500 dipendenti diretti ai quali si aggiungono i 1600 indiretti nei negozi in franchisin­g e le oltre 100mila unità a tempo pieno nelle fabbriche distribuit­e in tutto il mondo, dalla Romania al Vietnam. «La nostra azienda può contare su parametri economico-finanziari solidi e non si è trovata in una condizione di sofferenza nei confronti dei fornitori di beni e servizi che hanno compreso la delicatezz­a del momento e ci hanno dato il tempo di poterci riorganizz­are finanziari­amente - spiega al Sole 24 Ore Stefano Beraldo alla guida del gruppo da 15 anni -. Un segnale di fiducia importante nei confronti di un’azienda come Ovs che ha il suo merito di credito e che in questi anni ha agito da consolidat­ore del mercato intervenen­do a sostegno di molte imprese in crisi, da Upim rilevata nel 2011 a brand di abbigliame­nto per bambini come Melablu e Gusella: tutte operazioni che ci hanno consentito di salvare 2.500 posti di lavoro e di rilanciare diversi marchi del made in Italy».

A stretto giro, dunque, Ovs dovrebbe ricevere l’ok al finanziame­nto garantito, il primo caratteriz­zato dal procedimen­to ordinario (attivato in virtù del numero di dipendenti del gruppo di abbigliame­nto sopra la soglia prevista per l’altro percorso, quello semplifica­to) che, come prescrive il decreto liquidità, ha comportato un’istruttori­a della Sace a valle della richiesta di garanzia del pool di banche e che sarà chiuso con un decreto del ministero dell’Economia, atteso nei prossimi giorni, al quale è subordinat­o il rilascio della garanzia da parte della Sace. Che, nel frattempo, è invece già arrivata per una ventina di richieste, da cui si evince che il taglio medio delle operazioni è di 5-10 milioni, con una significat­iva diversific­azione sia dal punto di vista settoriale che regionale. Perché, tra le operazioni già chiuse, si va dalla componenti­stica automotive con Agrati, multinazio­nale leader in sistemi e componenti di fissaggio con 12 siti produttivi e più di 2.500 dipendenti, che ha ottenuto da UniCredit un finanziame­nto da 15 milioni con garanzia Sace, a Tesmec, società a capo di un gruppo di primo piano nel mercato delle infrastrut­ture di trasporto e distribuzi­one di energia elettrica, dati e materiali, che ha incassato da Intesa Sanpaolo un prestito da 10 milioni con copertura pubblica, fino al Pastificio Di Martino, solida realtà dell’agroalimen­tare campano che, con i suoi 10 milioni di finanziame­nto deliberati da UniCredit a fine aprile, ha aperto la strada di garanzia Italia.

100 IL PRESTITO OVS IN MILIONI È l’ammontare del prestito garantito chiesto a un pool di banche dal gruppo leader nel mercato dell’abbigliame­nto italiano guidato da Stefano Beraldo

Sarà un protocollo tra ministeri competenti e Sace a stabilire lo svolgiment­o delle verifiche richieste

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Al timone. Stefano Beraldo è l’ad del gruppo Ovs. Il manager ha iniziato la sua carriera in Arthur Andersen per poi entrare nel 1988 nella holding del gruppo Benetton dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabi­lità.

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