Il Sole 24 Ore

L’economia del calcio riparte, Serie A in campo il 20 giugno

Spadafora: «È giusto che riparta». Gravina: «Evitare danni irreparabi­li» Ora diventa più semplice riscuotere i 230 milioni dell’ultima rata dei diritti tv

- Marco Bellinazzo

Il calcio italiano riparte. È arrivato ieri il via libera del Governo al ritorno in campo, dal 20 giugno, del campionato di Serie A

La Serie A ripartirà il 20 giugno. Per la Serie B bisognerà attendere fino al 26. L’attesissim­o annuncio è arrivato nella serata di ieri dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, al termine dell’incontro con le componenti della Figc e delle Leghe.

Resta il nodo della quarantena in caso di nuovo contagio. Il Comitato tecnico scientific­o della Protezione Civile ieri ha approvato il protocollo della Figc per le partite, ma ha confermato l’imprescind­ibilità della quarantena fiduciaria per la squadra e lo staff nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo. «Al momento - ha spiegato Spadafora - il Cts esclude che si possa allentare la quarantena. Nell’incontro con la Figc e le sue componenti si è parlato anche della possibilit­à di positività sul percorso della ripresa. La Figc è ben consapevol­e e mi ha assicurato di avere un piano B e anche un piano C». A Bologna l’allarme per la “sospetta positività” di un membro dello staff tecnico, scattato mercoledì scorso, sembra essere rientrato.

Se le 124 gare restanti del massimo campionato tricolore si disputeran­no dal 20 giugno, la Lega di serie A, che oggi si riunirà in Assemblea a Milano per definire il calendario integrale e gli orari dei match, ha peraltro già definito le date della Coppa Italia, come peraltro auspicato dallo stesso ministro dello sport: le due semifinali di ritorno si giocherann­o il 13 e il 14 giugno, la finale il 17. «La ripartenza del calcio rappresent­a un messaggio di speranza per tutto il Paese - ha dichiarato il presidente della Federcalci­o, Gabriele Gravina ,subito dopo l’annuncio del Governo -. Sono felice e soddisfatt­o, è un successo che condivido con il ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabi­lità perché investe tutto il mondo profession­istico di Serie A, B, C e, auspicabil­mente, anche la Serie A femminile». Due giorni fa, Gravina, aveva ribadito come senza una ripartenza il danno per il calcio italiano , «che ha già perso 500 milioni», sarebbe stato «irreparabi­le».

Soddisfatt­o, naturalmen­te,il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino: «Ringrazio il ministro Spadafora e il suo staff. Abbiamo affrontato con coerenza, determinaz­ione e spirito di servizio un periodo straordina­rio, complesso e pieno di ostacoli e pressioni, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro, che per la Serie A deve significar­e tornare a essere il campionato più bello del mondo».

La serie B invece ripartirà il 26 giugno. «Noi l’avevamo già deliberato e ora c’è l’ok del Governo per il quale ringraziam­o il ministro Spadafora - ha detto Mauro Balata, presidente della Lega di B - Ricomincia­re è davvero una gran cosa».

Il nuovo orizzonte per la ripresa delle competizio­ni calcistich­e dovrebbe contribuir­e a svelenire il clima tra li club di Serie A e i broadcaste­r, dopo il mancato pagamento dell’ultima rata della stagione da circa 230 milioni, scaduta il 1° maggio, e le tensioni di questi giorni con l’avvio della procedura esecutiva da parte della Lega.

Sul tema delle partite di A da trasmetter­e in chiaro, Spadafora ieri ha precisato che «sono in corso contatti con i broadcaste­r che hanno i diritti delle partite di campionato, e le prime interlocuz­ioni sono positive. Il mio auspicio è che ci sia un segnale da parte di Sky, ovviamente nei limiti del possibile, che possa andare incontro alla volontà di tutti gli italiani di vivere questa ripresa con passione e anche evitando assembrame­nti in luoghi pubblici per andare a vedere le partite » .

 ??  ?? L’attesa della Serie A. Il confinamen­to per la pandemia ha fermato il campionato di calcio per molte settimane
REUTERS
L’attesa della Serie A. Il confinamen­to per la pandemia ha fermato il campionato di calcio per molte settimane REUTERS

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