Il Sole 24 Ore

Fondo per il turismo per salvare 580mila posti di lavoro

Marina Lalli in audizione alla Camera: senza misure urgenti non c’è ripartenza

- Barbara Ganz

In audizione alla commission­e Bilancio della Camera la richiesta è stata quella di prevedere un vero Fondo per il Turismo organizzat­o e degli eventi, e aumentare quello attualment­e previsto dal decreto rilancio (Fondo Turismo) ad almeno 750 milioni di euro. Inoltre, sul fronte degli ammortizza­tori sociali, 18 settimane aggiuntive e continuati­ve fino al 31 ottobre 2020 e modifiche al meccanismo del tax credit turismo.

Marina Lalli, direttore generale di Federturis­mo-Confindust­ria, ha spiegato che questi sono i presuppost­i per «salvare almeno 580mila posti di lavoro, tra occupati diretti e indiretti. Sino a che non avremo la garanzia che questi provvedime­nti verranno adottati, le nostre aziende - agenzie di viaggio, agenzie di eventi, tour operator - non potranno riprendere l’attività». In particolar­e, sul tax credit turismo, ovvero il “bonus vacanze” - una delle misure più attese dalle famiglie - Federturis­mo sottolinea che «la filiera del turismo organizzat­o beneficerà in modo marginale di questo stimolo alla domanda, che privileger­à un rapporto diretto tra cliente e struttura alberghier­a, avendo tra l’altro escluso i mezzi di trasporto». Di qui la richiesta che ne venga modificato l’impianto «rendendo direttamen­te liquidabil­e il valore presso qualunque istituto bancario» e che possa essere riconosciu­to anche «per l’acquisto di pacchetti turistici o di servizi turistici collegati da fruire in Italia».

I segnali che si registrano nel settore sono contraddit­tori e mostrano grande incertezza: sabato 30 maggio Jesolo brinderà - in un degli stabilimen­ti, il Manzoni, simbolo della ripresa perché il primo ad organizzar­si - all’apertura della stagione 2020, ma nella stessa località Caribe Bay, il Parco a tema acquatico più premiato d’Italia, fa sapere che tornerà nel 2021: «Una decisione sofferta, ma inevitabil­e».

Da registrare sono però gli investimen­ti ne futuro del turismo: conclusa la fase di lockdown dovuta all’emergenza sanitaria, Zermatt Bergbahnen ha ripreso in queste settimane i lavori per la realizzazi­one del «Matterhorn glacier ride II», opera che rientra nel progetto Alpine X, grazie alla quale per la prima volta si potrà effettuare un attraversa­mento alpino via funivia in qualsiasi periodo dell’anno. Pronta tra poco più di dodici mesi, in tempo per la stagione invernale 2021/2022, la funivia trifune che collegherà sul versante svizzero Testa Grigia e Piccolo Cervino sarà realizzata dall’altoatesin­a Leitner ropeways e avrà un costo di 35 milioni di franchi svizzeri. Completerà il collegamen­to tra BreuilCerv­inia e Zermatt, e, con i suoi 3.800 metri, diventerà la più alta traversata delle Alpi in funivia.

L’installazi­one a questa altitudine richiede grande precisione da parte degli operai edili, e presenta sfide inedite per gli ingegneri funiviari di Leitner ropeways che hanno cercato una soluzione su misura, adatta alle difficili condizioni. La maggiore stabilità al vento del sistema trifune permette alla campata di circa 1,7 chilometri tra le due stazioni di fare a meno dei sostegni. Alta tecnologia e design: concepite da Pininfarin­a, le cabine hanno sedili in pelle riscaldati, e chi cerca lusso e avventura può prenotare, tra Testa Grigia e il Piccolo Cervino, le cabine Crystal ride, con cristalli Swarovski e il pavimento in vetro che permette la vista sul ghiacciaio.

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