Ravenna, potenziata l’accessibilità ferroviaria al porto
Abbattuto lo storico ponte Teodorico che ostacola il passaggio dei maxi treni
Il rilancio dell’economia, in crisi da Covid-19, passa anche da investimenti nelle infrastrutture locali capaci di generare sviluppo per il territorio. Un esempio è il nuovo cavalcaferrovia di Ravenna, che sorgerà al posto di un’infrastruttura storica per la città romagnola: il vecchio ponte stradale Teodorico che scavalca i binari della ferrovia. Entro fine anno nascerà un nuovo ponte Teodorico per consentire il potenziamento del traffico merci da e per il porto di Ravenna, uno dei principlia scali marittimi nazionali. A realizzarlo sarà Rete ferroviaria italiana (Rfi, società del gruppo Fs Italiane), con un proprio investimento da oltre 9 milioni di euro, nell’ambito degli accordi sottoscritti con il Comune di Ravenna, l’Autorità portuale e la Regione Emilia Romagna per migliorare l’accessibilità ferroviaria all’area portuale.
La dimensione delle cinque arcate dello storico cavalcaferrovia, che sovrasta i binari delle linee Bologna-Ravenna e Ferrara-Ravenna e collega la zona della Darsena al centro storico della città, non permette infatti il passaggio dei treni merci adibiti al trasporto di semirimorchi o di interi camion (autostrada viaggiante). Valutate le condizioni complessive del cavalcaferrovia, che sconsigliavano un intervento di ampliamento delle arcate, Rfi ha progettato un nuovo ponte stradale ad arco con trave a via inferiore, caratterizzato da un’unica campata di 56 metri di ampiezza e un impalcato lungo 58 metri e largo 19. Previsti anche lo smontaggio e la demolizione della passerella pedonale che oggi corre parallela al ponte. Il nuovo ponte migliorerà e renderà più sicura anche la viabilità comunale, grazie a un percorso pedonale su un lato dello stesso e uno ciclabile sull’altro. La demolizione del vecchio ponte Teodorico è programmata negli ultimi tre fine settimana di giugno (13/14, 20/21 e 27/28) durante i quali il traffico ferroviario sarà parzialmente sospeso, tranne che sulla linea Ravenna-Rimini, non interessata dai lavori. Dall’8 giugno il ponte sarà chiuso alla viabilità comunale, fino alla conclusione dei lavori, prevista per dicembre 2020
Il porto di Ravenna è un hub strategico per l’Italia ed è il primo punto di approdo delle merci importate in Emilia-Romagna. Nello scalo, 3,5 milioni di tonnellate delle merci movimentate (26,5 in totale) viaggiano su rotaia, per un passaggio di oltre 7mila treno l’anno, dati che lo collocano tra i primi in Italia per traffico ferroviario. La lettura di questi dati facilita la comprensione dell’impatto sull’economia locale del nuovo ponte Todorico. Inoltre, favorendo la ferrovia, viene incentivato il trasferimento della merce dalla strada alla rotaia. Dice Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna: «Il potenziamento dello scalo ferroviario merci del porto di Ravenna è un altro concreto passo avanti lungo la strada che intendiamo percorrere per ripartire e ricostruire dopo il blocco da coronavirus: investimenti pubblici per crescita sostenibile e occupazione». Nell’immediato, il potenziamento ferroviario del porto di Ravenna prevede la creazione di due nuovi scali merci e di un by pass che consentirà di collegare direttamente il porto alla rete ferroviaria nazionale.