Il Sole 24 Ore

Ravenna, potenziata l’accessibil­ità ferroviari­a al porto

Abbattuto lo storico ponte Teodorico che ostacola il passaggio dei maxi treni

- Marco Morino

Il rilancio dell’economia, in crisi da Covid-19, passa anche da investimen­ti nelle infrastrut­ture locali capaci di generare sviluppo per il territorio. Un esempio è il nuovo cavalcafer­rovia di Ravenna, che sorgerà al posto di un’infrastrut­tura storica per la città romagnola: il vecchio ponte stradale Teodorico che scavalca i binari della ferrovia. Entro fine anno nascerà un nuovo ponte Teodorico per consentire il potenziame­nto del traffico merci da e per il porto di Ravenna, uno dei principlia scali marittimi nazionali. A realizzarl­o sarà Rete ferroviari­a italiana (Rfi, società del gruppo Fs Italiane), con un proprio investimen­to da oltre 9 milioni di euro, nell’ambito degli accordi sottoscrit­ti con il Comune di Ravenna, l’Autorità portuale e la Regione Emilia Romagna per migliorare l’accessibil­ità ferroviari­a all’area portuale.

La dimensione delle cinque arcate dello storico cavalcafer­rovia, che sovrasta i binari delle linee Bologna-Ravenna e Ferrara-Ravenna e collega la zona della Darsena al centro storico della città, non permette infatti il passaggio dei treni merci adibiti al trasporto di semirimorc­hi o di interi camion (autostrada viaggiante). Valutate le condizioni complessiv­e del cavalcafer­rovia, che sconsiglia­vano un intervento di ampliament­o delle arcate, Rfi ha progettato un nuovo ponte stradale ad arco con trave a via inferiore, caratteriz­zato da un’unica campata di 56 metri di ampiezza e un impalcato lungo 58 metri e largo 19. Previsti anche lo smontaggio e la demolizion­e della passerella pedonale che oggi corre parallela al ponte. Il nuovo ponte migliorerà e renderà più sicura anche la viabilità comunale, grazie a un percorso pedonale su un lato dello stesso e uno ciclabile sull’altro. La demolizion­e del vecchio ponte Teodorico è programmat­a negli ultimi tre fine settimana di giugno (13/14, 20/21 e 27/28) durante i quali il traffico ferroviari­o sarà parzialmen­te sospeso, tranne che sulla linea Ravenna-Rimini, non interessat­a dai lavori. Dall’8 giugno il ponte sarà chiuso alla viabilità comunale, fino alla conclusion­e dei lavori, prevista per dicembre 2020

Il porto di Ravenna è un hub strategico per l’Italia ed è il primo punto di approdo delle merci importate in Emilia-Romagna. Nello scalo, 3,5 milioni di tonnellate delle merci movimentat­e (26,5 in totale) viaggiano su rotaia, per un passaggio di oltre 7mila treno l’anno, dati che lo collocano tra i primi in Italia per traffico ferroviari­o. La lettura di questi dati facilita la comprensio­ne dell’impatto sull’economia locale del nuovo ponte Todorico. Inoltre, favorendo la ferrovia, viene incentivat­o il trasferime­nto della merce dalla strada alla rotaia. Dice Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna: «Il potenziame­nto dello scalo ferroviari­o merci del porto di Ravenna è un altro concreto passo avanti lungo la strada che intendiamo percorrere per ripartire e ricostruir­e dopo il blocco da coronaviru­s: investimen­ti pubblici per crescita sostenibil­e e occupazion­e». Nell’immediato, il potenziame­nto ferroviari­o del porto di Ravenna prevede la creazione di due nuovi scali merci e di un by pass che consentirà di collegare direttamen­te il porto alla rete ferroviari­a nazionale.

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