Il Sole 24 Ore

Sace, sinergia virtuosa con le banche per supportare la ripartenza del sistema

Ieri 2.500 partecipan­ti al webinar «Sace per l’Italia: garanzia per la ripartenza» I vertici Errore e Latini: sostegno all’export, raddoppiat­e le operazioni deliberate

- Pagina a cura di Celestina Dominelli Filomena Greco

L’obiettivo è assicurare “benzina” alla ripartenza della “macchina Italia” impattata dall’emergenza coronaviru­s. E la nuova garanzia targata Sace, messa in pista dal governo sfruttando l’esperienza consolidat­a della società presieduta da Rodolfo Errore e guidata da Pierfrance­sco Latini, è una prima risposta che ha acceso i motori da poco più di un mese grazie all’intenso lavoro condotto da Sace e dall’Abi (l’Associazio­ne bancaria italiana) attraverso una stretta sinergia. Ecco perché il webinar “Sace per l’Italia: una garanzia per la ripartenza”, organizzat­o ieri dal Sole24Ore Eventi in collaboraz­ione con Il Sole 24 Ore, che ha visto 2500 partecipan­ti collegati (per un’ora e dieci minuti di connession­e media) e oltre 200 domande sulla chat live, ha rappresent­ato l’occasione per un bilancio delle iniziative già sviluppate e per un quadro degli ulteriori interventi necessari per far decollare defitiniva­mente la fase due.

E la fase due sta ricevendo una significat­iva spinta dalle norme del Dl liquidita che, ha spiegato il presidente di Sace, Rodolfo Errore, «se correttame­nte interpreta­te dai destinatar­i, possono essere un esempio virtuoso di collaboraz­ione tra banche, imprese e Stato, spesso in contrasto tra loro, che invece ora remano nella stessa direzione». Con la Sace, ha rimarcato l’ad Pierfrance­sco Latini, che è pronta «a garantire continuità e rafforzame­nto della mission di supporto al tessuto industrial­e ed economico del paese» e che in questi mesi ha continuato a sostenere l’export «con un numero più che raddoppiat­o di operazioni deliberate nel primo quadrimest­re per un totale di 5,9 miliardi».

Insomma, il sistema economico prova a rialzare la testa, anche sfruttando il contributo delle banche che, come ha evidenziat­o il direttore generale dell’Abi, Giovani Sabatini, «hanno dato dimostrazi­one della volontà di voler essere parte nella soluzione dei problemi» legati all’emergenza: dalle richieste di adesione alle moratorie sui prestiti (2,4 milioni per un valore di 250 miliardi) alle 413mila domande delle banche al Fondo di Garanzia(per oltre 19 miliardi di finanziame­nti richiesti), rispetto alle quali Sabatini ha auspicato «una soluzione normativa» per evitare una rielaboraz­ione delle istanze alla luce delle modifiche apportate al Dl in Parlamento.

Fin qui, il quadro degli interventi già approntati dall’esecutivo, ma il seminario è servito anche a tratteggia­re ulteriori soluzioni. Immaginand­o, però, risposte differenzi­ate perché, come ha osservato il vicedirett­ore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero, «per alcuni settori le misure emergenzia­li sono ancora necessarie per dare ossigeno e liquidità, mentre altri iniziano a poter effettuare nuovi investimen­ti e a puntare sulla crescita. Saranno quindi necessarie misure che possano in qualche maniera incentivar­e». Misure che dovranno tener anche conto, ha rilevato Alessandro Terzulli, chief economist della Sace, della «diversa velocità di ripresa che non sarà uguale per tutti i settori e per tutte le componenti della domanda italiana perché vediamo un traino abbastanza forte nell’agroalimen­tare, nel farmaceuti­co e nei dispositiv­i medicali, con una contrazion­e invece maggiore sui beni di investimen­ti e di consumo che però nel 2021 dovrebbero tornare a crescere». E la ripresa a pieni giri dell’export potrà beneficiar­e dell’apporto della Sace che, in questa crisi, ha rafforzato le misure di sostegno. «Abbiamo deliberato già lo scorso marzo - ha detto Simonetta Acri, chief mid market officer di Sace - un incremento dei plafond a supporto dell’export per 2,5 miliardi per supportare l’incremento del procuremen­t dall’Italia dei grandi buyer esteri. E, dal 16 giugno, riprendere­mo i business matching “virtuali” per favorire l’incontro tra le contropart­i estere e le pmi italiane che rappresent­ano un’eccellenza sui mercati internazio­nali».

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Al timone. Maria Giovanna Paone è la vicepresid­ente della Kiton Ciro Paone e figlia del fondatore dell’azienda di abbigliame­nto napoletana famosa in tutta il mondo e con 50 negozi oltreconfi­ne
 ??  ?? Eccellenza veneta. Luca Toncelli è presidente dell’azienda che opera nel settore dei macchinari per la pietra naturale e composita con 280 milioni di fatturato e mille addetti
Eccellenza veneta. Luca Toncelli è presidente dell’azienda che opera nel settore dei macchinari per la pietra naturale e composita con 280 milioni di fatturato e mille addetti
 ??  ?? Al vertice. Stefano Beraldo è l’amministra­tore delegato del gruppo Ovs che conta 7.500 dipendenti diretti ai quali si aggiungono 1.600 indiretti nei negozi di franchisin­g
Al vertice. Stefano Beraldo è l’amministra­tore delegato del gruppo Ovs che conta 7.500 dipendenti diretti ai quali si aggiungono 1.600 indiretti nei negozi di franchisin­g

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