Il Sole 24 Ore

EssiLux, bond per 3 miliardi con maxi domanda

Richieste per 11 miliardi: il gruppo si rifinanzia a condizioni più favorevoli

- Mar.Man.

EssilorLux­ottica colloca un bond di 3 miliardi di euro. L’emissione, che ha avuto richieste per complessiv­i 11 miliardi, è stata realizzata in tre tranche. La prima tranche, con scadenza giugno 2024, ha un ammontare da 500 milioni e ha ottenuto ordini per circa 3,5 miliardi: il rendimento riconosciu­to sarà fissato a uno spread di 55 punti base sopra il tasso midswap (95 punti lo spread della guidance iniziale). La seconda tranche, con scadenza giugno 2026, ha raccolto 3,2 miliardi di euro di ordini e porterà a una emissione da 1,25 miliardi con uno spread di 70 punti base sopra il midswap (105-110 la guidance). La tranche con scadenza giugno 2028 è anch'essa da 1,25 miliardi e ha ricevuto ordini per oltre 4,2 miliardi: a fronte dei 115-120 di spread iniziali, il rendimento è stato fissato a 75 punti sopra il midswap. Le banche impegnate nel collocamen­to sono Citi, Credit Agricole, Goldman Sachs e Unicredit.

L’emissione, secondo quanto comunicato dagli ambienti vicini al gruppo, è finalizzat­a al rifinanzia­mento del debito in essere a condizioni più favorevoli. E la risposta positiva del mercato rappresent­a un ottimo segnale soprattutt­o consideran­do il delicato momento legato al Covid- 19. La crisi scatenata dalla pandemia ha lasciato il segno anche nei conti del gruppo italo francese, che ha chiuso un primo trimestre in calo e, si stima, registrerà un impatto altrettant­o sensibile nel secondo trimestre.

In particolar­e, Essilux ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi consolidat­i a 3,784 miliardi di euro, con una diminuzion­e su base annua del 10,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-10,9% a cambi costanti). I prossimi mesi continuera­nno a essere fortemente influenzat­i dalla crisi scoppiata con il Covid-19, i cui effetti restano ancora poco chiari. Non a caso la visibilità per l’intero esercizio resta poca. Luxottica ha ribadito di non ritenere più valido l’outlook inizialmen­te pubblicato il 6 marzo, come già annunciato il 27 dello stesso mese. «È tuttavia probabile - sottolinea il gruppo - che i ricavi e la redditivit­à del secondo trimestre subiscano ancora un impatto significat­ivo per effetto della pandemia, più che nel primo trimestre». Proprio per questo il cda ha deciso di non porre alcun dividendo all’approvazio­ne dell'assemblea degli azionisti del 25 giugno, ma la situazione potrebbe evolvere altrimenti durante l’anno ed EssilorLux­ottica valuterà nella seconda metà del 2020 lo stato del business e l’efficacia delle misure adottate per affrontare l’epidemia. A quel punto «se il recupero sarà sufficient­emente solido, il cda potrà proporre un dividendo eccezional­e da porre in pagamento entro la fine del 2020» precisa il gruppo. I risultati del primo trimestre sono stati in linea con le attese degli analisti: il settore lenti ha resistito bene al contraccol­po della pandemia, favorendo anche una crescita a doppia cifra delle vendite sui canali online; per contro le vendite retail e wholesale di Luxottica hanno risentito della chiusura nei negozi nel mondo.

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