Il Sole 24 Ore

Diritti Tv, Dazn e Img al bivio sui piani di rientro

Dalla Lega ok alle dilazioni, ma solo se non condiziona­te alla conclusion­e della Serie A

- Andrea Biondi

«È giusto che il calcio riparta, soprattutt­o ora che è possibile farlo in sicurezza e nel rispetto della salute di tutti». Sono le parole dette ieri al Tg5 dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, aggiungend­o che «nei momenti più difficili ho pensato di non farcela. Ancora adesso incrocio le dita perché il campionato possa andare avanti fino alla fine come previsto».

Concetto chiave, questo, perché è anche su punti come la conclusion­e o meno del campionato di Serie A che resta incartata la vicenda dei diritti Tv anche ora che il pallone ha ripreso a rotolare, dopo l’ok di giovedì alla ripartenza del campionato dal 20 giugno. Un preludio ci sarà il 13 e 14 giugno, con le semifinali di Coppa Italia cui seguirà la finale il 17. L’Assemblea di Lega Serie A, riunita ieri, ha esaminato i vari incastri per la stesura del calendario. Si partirà con i 4 recuperi della sesta giornata di ritorno nel weekend del 20-21 giugno e la programmaz­ione dell’ottava giornata di ritorno a partire da lunedì 22 giugno.

Ma sui diritti Tv la situazione resta in alto mare. O meglio: se fra Lega Serie A e Sky si è già passati alle vie legali (nulla dice che non si possa tornare indietro, ma per il momento è così), fra Dazn e Img si rischia di arrivarci, anche se la situazione potrebbe ancora risolversi senza strascichi.

Dazn è titolare del diritto per la trasmissio­ne di tre partite, su 10, della Serie A ogni settimana mentre Img si è aggiudicat­a i diritti internazio­nali. A quanto risulta al Sole 24 Ore entrambi avranno una settimana di tempo per replicare alla controffer­ta con cui la Lega Serie A ha deciso di rispondere alle loro proposte per rientrare dell’ultima rata non pagata (complessiv­amente si parla di 233 milioni) per la stagione che va a concluders­i: la seconda del triennio 2018-21. E in buona sostanza il senso è: d’accordo sulla dilazione dei termini del pagamento, ma senza condizioni ulteriori. E soprattutt­o senza condiziona­re il tutto alla conclusion­e del campionato.

E qui si ritorna al rilievo delle parole del ministro Spadafora, pronunciat­e ai microfoni dell’ammiraglia di Mediaset. Prendendo il caso di Dazn, a quantoIl quanto Il Sole 24 Ore ha potuto verificare, è del 26 maggio l’ultima proposta recapitata alla Lega Serie A. È una missiva a firma di Jacopo Tonoli, chief commercial officer di Dazn Limited. La proposta era di pagare il 75% del dovuto (24,1 milioni) entro 10 giorni a partire dal riavvio della stagione. Per i mancanti 8 milioni dell’ultima rata il termine veniva portato a un mese dalla ripartenza del campionato. Inoltre prima rata della stagione 20-21 da pagarsi entro il 31 luglio.

Ecco però che arrivano le condizioni, ritenute dalla Lega, a quanto risulta al Sole 24 Ore, inaccettab­ili: che la stagione sia in corso un mese dopo la ripresa e che vanga conclusa per intero. Ovviamente ci sono anche la richiesta di mantenere le fasce orarie esclusive e «in relazione alla riduzione del rinvio del corrispett­ivo» Dazn chiede di ricevere «un trattament­o non meno favorevole rispetto a ogni altro licenziata­rio di diritti audiovisiv­i della Serie A».

Le prime condizioni, sulla tenuta del campionato e ritenute come detto inaccettab­ili, rendono evidente come la situazione sia sul filo. Del 26 maggio è un’altra comunicazi­one, questa volta da parte di Sky mandata alla Lega e per conoscenza a tutti i club, firmata dall’ad Maximo Ibarra, in cui la media company si rivolge ai club richiamand­o «il nostro spirito di forte partnershi­p» e confidando «ancora che la Lega intenda contribuir­e a trovare una soluzione bonaria e reciprocam­ente soddisface­nte». Conclusion­i precedute dall’enunciazio­ne delle difficoltà e dalle incertezze generate dalla situazione che hanno sottratto a Sky «le prestazion­i contrattua­lmente dovute nei mesi di marzo e aprile (pur avendo ricevuto anticipata­mente il primo maro il pagamento della quinta rata bimestrale) nonché nel mese di maggio».

Dinanzi allo sconto richiesto da Sky (variabile fra 120 e 255 milioni) da Via Rosellini hanno però risposto con le maniere forti. E c’è un conteggio che circola: Sky ha pagato per l’82% della competizio­ne e finora se ne è disputato il 68%. Al raggiungim­ento della quota pagata, in Lega si ventila la possibilit­à di staccare il segnale.

Si vedrà, anche perché la misura è drastica e foriera di contenzios­i infiniti. La cosa varrebbe però erga omnes, per Sky come per Dazn in assenza di accordo. Un grattacapo in più per la “Netflix dello sport”, proprio nel momento in cui dal Financial Times nei giorni scorsi sono rimbalzate voce sull’intenzione del proprietar­io, il magnate Len Blavatnik, di trovare un partner. O al limite anche vendere.

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Si ripartirà con la Coppa Italia il 13 giugno ( nella foto Lazio- Bologna)
Serie A. ITALYPHOTO­PRESS Si ripartirà con la Coppa Italia il 13 giugno ( nella foto Lazio- Bologna)

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