Ubi, sull’offerta Intesa scontro con Jannone
Il socio è favorevole all’Ops e scrive al consiglio: «Dovete fare chiarezza»
L’offerta lanciata da Intesa Sanpaolo diventa motivo dell’ennesimo attacco di Giorgio Jannone al vertice di Ubi banca, in questo caso finito nel mirino del socio e dell’associazione Azionisti Ubi banca per «le posizioni fortemente critiche» assunte nei confronti dell’Ops.
« Da azionisti che leggono un innegabile vantaggio nell’aderire all’Ops » , recita una lettera inviata in settimana al cda della banca di cui Il Sole 24 Ore è entrato in possesso, « troviamo grave quanto dichiarato nel comunicato stampa del 19 maggio, con cui in assenza di delibera da parte dei soci avete richiesto la sospensione dell’offerta, invocando la ’ condizione Mac’ riferibile alla pandemia Covid 19. Salvo affermare, in altra sede, che la crisi non impatterebbe in modo sensibile sul piano industriale della banca di cui siamo azionisti » . Di qui la domanda: « A quale informazione dobbiamo credere? A quella che hanno descritto i Vostri consulenti nell’esposto alla Consob, di cui abbiamo letto sui giornali, o ai presupposti tecnici, peraltro recentemente confermati, del Vostro piano industriale? » . Nella lunga missiva, in cui si sollevano anche questioni relative all’indipendenza di alcuni consiglieri ( peraltro oggetto di altre segnalazioni a Bce e Consob), si punta il dito anche contro « le iniziative giudiziarie volte a porre ostacoli all’Ops » , assunte « senza nulla chiedere agli azionisti » .
Si vedrà la risposta della banca, sempre che arrivi. Per ora fonti vicine all’istituto fanno presente la «significativa marginalità» della quota di cui l’associazione Azionisti di Ubi è titolare, e poi rimarcano le «posizioni ripetutamente conflittuali assunte da Jannone nel corso degli anni contro il vertice della banca, utilizzate spesso a fini mediatici».