Il Sole 24 Ore

Profession­isti a caccia di clienti sulle piattaform­e virtuali

- Adriano Lovera

Durante (e soprattutt­o dopo) il lockdown, domanda e offerta di servizi profession­ali si sono trasferite online. Per esempio sui portali che, partendo da una richiesta generica di prestazion­e, permettono al cliente di essere contattato dai profession­isti interessat­i, tra i quali poter scegliere il più adatto.

Architetti, boom di richieste

Proprio dai dati registrati da queste piattaform­e emerge un quadro di crescita della domanda. Su ProntoPro.it, ad esempio, portale dove è possibile mettersi in contatto con figure svariate, dagli artigiani ai profession­isti ordinistic­i (conta oltre 600mila iscritti), dal 4 maggio in poi sono esplose le richieste di contatto pervenute per gli architetti, con un aumento di oltre il 90% rispetto all’ultima settimana di febbraio, quella che ha preceduto la chiusura. Un boom trainato dall’interesse per le ristruttur­azioni, anche per effetto del recente superbonus al 110% disposto dal decreto Rilancio.

Il portale segnala una forte crescita anche sulle richieste per i commercial­isti, soprattutt­o per avere informazio­ni sugli ammortizza­tori sociali offerti dal Governo e sulle modalità di richiesta, e sale anche la ricerca dei geometri, sempre per progettazi­oni abitative.

Cresce (+ 34% già dalla settimana prima della Fase 2) anche il segmento di chi offre consulenze alle imprese, ad esempio per servizi informatic­i, dovuti all’adozione sempre più accelerata dello smart working.

Il lockdown traina le iscrizioni

Passando ad Habitissim­o. it, sito specializz­ato nella ricerca di profession­isti legati all’ambito immobiliar­e e delle ristruttur­azioni, a fronte di un calo delle richieste di geometri e ingegneri del 40% circa tra marzo e aprile (rispetto al 2019), nel mese di maggio è in corso una lieve ripresa, anche se ancora non su volumi natural. L’elaborazio­ne di Habitissim­o, però, fotografa un fenomeno rilevante: nei due mesi di lockdown, le nuove iscrizioni dei geometri sono salite del 33% e quelle degli ingegneri addirittur­a del 67%, segno che molti profession­isti hanno sfruttato l’occasione della crisi per iniziare a saggiare la strada dell’online, che permette di entrare rapidament­e in contatto con una potenziale clientela che diversamen­te non sarebbe intercetta­ta.

Notai «spinti» sul web

Un fenomeno visibile anche in una categoria tutto sommato ridotta, come numero, quale quella dei circa 5.000 notai attivi in Italia. «Tanti hanno approfitta­to del lockdown per iscriversi » , testimonia Luca Bocola, ceo di Easy Web Service, società che gestisce uno dei siti principali per la categoria, notaiofaci­le. it. « Non direi che ci sia stato uno scatto in avanti verso il web dal punto di vista culturale, ma senz’altro questi profili hanno avuto più tempo a disposizio­ne e un calo di clientela che li ha costretti a mettersi in moto» aggiunge il ceo. Dopo un calo delle richieste di contatto che ad aprile ha toccato l’80% rispetto allo stesso mese 2019, a maggio il sito è tornato quasi su volumi standard, con il 75% delle richieste di contatto che ha riguardato compravend­ite immobiliar­i.

Non sembra invece registrare una particolar­e corsa all’online il campo dei commercial­isti. «La nostra categoria utilizza questi canali ma con moderazion­e » spiega Matteo De Lise, Unione nazionale giovani dottori commercial­isti. « Ma anche durante il lockdown abbiamo mantenuto vivo il contatto con i clienti » .

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