Simest, finanziamenti agevolati fino al 40% a fondo perduto
Per le aziende beneficiarie dello strumento già prevista l’esenzione dalle garanzie
È un primo step in attesa che, con il via libera di Bruxelles all’applicazione alla misura dell’allentamento temporaneo della disciplina sugli aiuti di Stato (il cosiddetto “Temporary Framework”), l’asticella salga ulteriormente. Ma intanto, da ieri e fino al 31 dicembre, i finanziamenti agevolati targati Simest per l’export e l’internazionalizzazione possono essere ottenuti dalle imprese con una quota a fondo perduto. A decretare il cambio di passo è stato il comitato agevolazioni, presieduto dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, che gestisce le risorse a valere sul fondo rotativo 394/81 e che ieri si è riunito in seduta straordinaria per deliberare una serie di misure di potenziamento dello strumento come previsto dal decreto rilancio.
Le aziende potranno quindi chiedere fino al 40% a fondo perduto, con un importo massimo concedibile su questo versante di 100mila euro (a eccezione del finanziamento per l’inserimento sui mercati esteri dove la misura sarà al 20%). E, come detto, una volta arrivato l’ok della Commissione europea, la quota a fondo perduto salirà fino al 50% per un limite di 800mila euro di aiuti complessivi per singola azienda. Inoltre, le imprese che accederanno ai finanziamenti agevolati saranno esenti dalla prestazione di garanzie: la previsione, già attiva e in vigore fino a fine anno, farà sì che i potenziali beneficiari non debbano sottoporsi, dopo la concessione del finanziamento, a un’ulteriore valutazione del merito creditizio da parte delle banche. Le risorse saranno quindi disponibili entro un mese dall’avvio dell’istruttoria e il processo sarà gestito sulla piattaforma digitale del polo per l’export e l’internazionalizzazione di Cdp, imperniato sull’asse Sace-Simest.
Altri interventi, poi, diverranno operativi nelle prossime settimane e riguardano, come ha ricordato ieri il presidente di Simest Pasquale Salzano, «l’estensione dell’operatività dei finanziamenti agevolati a progetti nei Paesi Ue, finora esclusi dal perimento di intervento», ma anche «la possibilità per le aziende, di qualsiasi dimensione, di coprire i costi di partecipazione a fiere internazionali che si svolgono in Italia». A favorire la diffusione dello strumento - al quale sarà dedicata una campagna di comunicazione ad hoc che Simest condurrà nel 2020 - contribuiranno altresì, ha sottolineato l’ad Mauro Alfonso, « l’aumento degli importi massimi concedibili che, per esempio, nel caso del finanziamento per la patrimonializzazione, raddoppiano, così come l’ampliamento della tipologia di spese finanziabili e la platea delle aziende a cui si rivolge, visto che in alcuni casi decade il vincolo della dimensione di Pmi».
Le risorse saranno quindi disponibili entro un mese dall’avvio dell’istruttoria con Simest