Il Sole 24 Ore

Movida, più controlli e prefetti in allerta Stretta del Viminale

Piano anti-assembrame­nti: discoteche e locali presidiati Il ruolo delle polizie locali

- Marco Ludovico @ MarcoLUDOV­IC0

Strategia multifatto­riale contro gli assembrame­nti. Prefetti in allerta con i questori. Rafforzame­nto dei controlli sulla movida: torna l’operazione “Alto impatto” della Polizia di Stato. Sindaci sollecitat­i a più riprese, il ruolo della polizia locale resta decisivo. E un doppio imperativo: mai più assembrame­nti come se nulla fosse; basta scaricabar­ile sulle responsabi­lità. Le immagini nell’ultimo week end di gente affollata per strada in barba a qualunque regola di distanziam­ento sono ancora fresche. Non possono ripetersi: il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, conosce bene la questione. Ma ora, secondo il Viminale, non è più tempo di direttive o circolari uguali per tutti.Il rischio di aggregazio­ni fuori norme COVID-19 riguarda zone specifiche.

Le grandi città. Le località balneari e turistiche. Alcuni eventi di nuovo celebrati dopo le chiusure dei mesi scorsi. Adesso, dunque, tocca a prefetti e questori, autorità provincial­i di pubblica sicurezza. Conoscono i territori, i punti più frequentat­i e problemati­ci, le abitudini e gli orari ormai consolidat­i nei processi sociali in pubblico. Alleggerit­i dal fardello dei controlli su autocertif­icazioni e altre regole COVID-19 ormai superate, i comitati provincial­i per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduti dai prefetti, hanno potere e cognizione per pianificar­e le attività di controllo su strada in base alle necessità in vista. Ma, ricorda il Viminale, il tema dell’assembrame­nto è innanzitut­to competenza tipica della polizia locale. Solo in caso urgente, se diventa necessario l’uso della forza o comunque un’azione di pressione più alta, dovrebbero intervenir­e la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinier­i o la Guardia di Finanza. La questione degli affollamen­ti, dunque, comincia dai sindaci: sta a loro dare l’indirizzo ai vertici delle forze di polizia locale. Devono essere organizzat­i i turni di pattuglia serale e anche oltre. Anche se non in tutte le città ci sono le municipali in ronda notturna. Deve esserci, soprattutt­o, un’intesa di fondo tra prefetto, questore e sindaco. Per compensare eventuali carenze sulle forze in campo e garantire l’efficacia del sistema di controllo e prevenzion­e.

Al dipartimen­to di Pubblica sicurezza, guidato dal prefetto Franco Gabrielli, è scattata di nuovo l’operazione “Alto impatto”: controlli della Stradale davanti alle discoteche e altre zone di ritrovo per contrastar­e e prevenire l’abuso di alcol, il traffico e il consumo di droga. La circolare per le autorità provincial­i di pubblica sicurezza è già partita da qualche giorno. Va da sè che se nei controlli sulla movida i poliziotti noteranno assembrame­nti, agiranno subito, in prima persona o chiedendo rinforzi in Questura. Sono diverse centinaia i mezzi della Polizia Stradale in campo in questo fine settimana, quasi un migliaio di agenti in azione.

Per tutti è un vero e proprio test del cosiddetto controllo del territorio, obiettivo centrale non solo delle forze di polizia, nazionali e locali, ma anche dei responsabi­li politici.

Certo l’emergenza COVID-19 richiama anche i livelli nazionali, Viminale innanzitut­to. Ma la scommessa sulla prevenzion­e anti-assembrame­nti si sgrana in tante sfide, provincia per provincia. E i livelli di responsabi­lità attraversa­no tutti, tecnici e politici.

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