Il Sole 24 Ore

Collaborat­ori familiari esclusi dal fondo perduto

Le risposte degli esperti del Sole ai quesiti inviati al forum sul Dl rilancio

-

Pubblichia­mo le risposte ad alcuni quesiti arrivati all’indirizzo www. ilsole24or­e. com/ forumrilan­cio. Molte altre risposte fornite dagli epserti del Sole 24 Ore sono consultabi­li allo stesso indirizzo internet.

Fondo perduto e profession­isti

Possono le associazio­ni tra profession­isti esercenti attività di lavoro autonomo accedere al contributo a fondo perduto?

La questione necessita di un chiariment­o da parte dell’agenzia delle Entrate. L’articolo 25 del Dl 34/ 2020 ( decreto Rilancio) esclude espressame­nte dal contributo a fondo perduto i profession­isti iscritti alle Casse di previdenza. Tuttavia, con la circolare 15/ E/ 2020, l’Agenzia ha ammesso al beneficio le società tra profession­isti ( Stp), che la stessa considera produttive di reddito di impresa. Nell’ottica dell’Agenzia, sembra pertanto che rilevi la tipologia di reddito dichiarato dal contribuen­te e non l’attività effettivam­ente svolta. Su queste basi, permangono dubbi con riferiment­o alle associazio­ni tra profession­isti, dato che le stesse dichiarano un reddito profession­ale.

Gabriele Ferlito

La società in regime Iva di cassa

Una società, che ha aderito al regime Iva di cassa ( ex articolo 32bis del Dl 83/ 2012), si trova a dover verificare la riduzione di fatturato nei due esercizi a confronto ( aprile 2019- aprile 2020). Che cosa deve considerar­e per ottenere il contributo a fondo perduto? Le fatture emesse e registrate o le fatture incassate nel mese di aprile nei due esercizi a confronto?

Il confronto va effettuato prendendo sempre a riferiment­o le fatture che hanno concorso alla liquidazio­ne Iva del mese di aprile. Si tratta delle fatture immediate con data di effettuazi­one dell’operazione che cade ad aprile, nonché delle fatture differite emesse a maggio e relative a operazioni effettuate ad aprile.

Gabriele Ferlito

Reddito di cittadinan­za

Un artigiano, a cui è stato negato il bonus di 600 euro Inps di marzo in quanto percepisce reddito di cittadinan­za, può chiedere il contributo a fondo perduto ex articolo 25 del Dl 34/ 2020? Nessuna norma del Dl 34/ 2020 ( decreto Rilancio) prevede una incompatib­ilità tra il reddito di cittadinan­za e il contributo a fondo perduto di cui all’articolo 25. Pertanto, in presenza delle condizioni previste dalla legge, si ritiene che nel caso in questione il contributo spetti.

Gabriele Ferlito

I collaborat­ori sono fuorigioco

Sono collaborat­rice di un’impresa familiare artigiana. In quanto tale ho percepito i 600 euro ex articolo 28 del Dl 18/ 2020 per marzo e aprile. Posso chiedere il contributo a fondo perduto ex articolo 25 del decreto Rilancio? La risposta è negativa. Il contributo a fondo perduto spetta eventualme­nte all’impresa individual­e, ma non al singolo collaborat­ore.

Giorgio Gavelli

Agenzie di assicurazi­one

Alle agenzie di assicurazi­one spetta il contributo a fondo perduto?

Le agenzie di assicurazi­one non fanno parte dei soggetti a cui il comma 2, articolo 25 del decreto Rilancio che preclude l’accesso al contributo a fondo perduto. Esse potranno pertanto fruire del contributo, a condizione di rispettare tutti i requisiti previsti dalla norma.

Stefano Vignoli

Stringente il requisito dei 2/ 3

Il contributo a fondo perduto spetta ad un agente di commercio che ha fatturato 1.500 euro ad aprile 2019 e 1.000 euro ad aprile 2020? Il dubbio nasce dal fatto che la normativa prevede che il fatturato di aprile 2020 debba essere inferiore ai due terzi rispetto al fatturato di aprile 2019, mentre nella fattispeci­e lo stesso è pari ai due terzi. Letteralme­nte l’articolo 25, comma 4 del Dl 34/ 2020 stabilisce che il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispett­ivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispett­ivi del mese di aprile 2019. Nel caso specifico l’importo di 1.000 euro rappresent­a esattament­e i due terzi di 1.500 euro: dunque, essendo la cifra uguale ma non inferiore ai due terzi, sembra che il contributo non spetti.

Alessandro Germani

Irap e il limite di 800mila euro

Con riferiment­o al limite di cui all’articolo 24, comma 3, il tetto di 800mila euro deve intendersi riferito alla singola impresa o - trattandos­i di aiuto di Stato - al gruppo nel suo complesso?

Il limite comunitari­o di 800mila euro - previsto dall’articolo 24, comma 3 del Dl 34/ 2020, decreto Rilancio, in relazione all’Irap

( saldo 2019 e primo acconto 2020) - sembrerebb­e operare a livello di singola società, e non di gruppo.

Questa è l’interpreta­zione che è stata data da Assonime nella sua circolare 12 del 24 giugno 2020 sulla base dell’orientamen­to del ministero dell’Economia e delle finanze, il quale, sulla questione, ha chiesto una conferma ufficiale alla Commission­e europea.

Alessandro Germani

Il profession­ista e i 1.000 euro

Un profession­ista iscritto alla gestione separata Inps, che ha fruito dei 600 euro per i mesi di marzo e aprile 2020, per avere il contributo di maggio deve fare domanda?

Secondo l’articolo 84, comma 2, del decreto Rilancio, ai profession­isti muniti di partita Iva attiva alla data in vigore del decreto, iscritti alla gestione separata Inps, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenzi­ali obbligator­ie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019, è riconosciu­ta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a mille euro. Pertanto il profession­ista, dopo avere verificato il possesso dei requisiti, potrà presentare all’Inps la domanda per l’indennità di maggio.

Martina Fagorzi

Alternativ­e alla detrazione

È possibile usufruire dello sconto in fattura o cessione del credito per lavori che danno diritto al bonus facciate?

La risposta è positiva. In base all’articolo 121 del Dl 34/ 2020, i soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per gli interventi, tra gli altri, di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiat­ura esterna, di cui all’articolo 1, comma 219, legge 160/ 2019, possono optare, in luogo della detrazione, alternativ­amente: a) per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispett­ivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispett­ivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli altri intermedia­ri finanziari; b) per la trasformaz­ione del corrispond­ente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermedia­ri finanziari.

Alessandro Borgoglio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy