Il Sole 24 Ore

Il design è un gran libro: 25 maestri per imparare

- — S.Sa.

Nella prima pagina del libro, Andrea Branzi, curatore e designer in proprio, definisce (per lui) la questione. Il design «è un’attività che cerca di interpreta­re l’estetica per le sue possibilit­à tecnologic­he, e la tecnologia per le sue possibilit­à estetiche. Si tratta di una profession­e ibrida, che incrocia competenze e conoscenze diverse, sempre sul confine scivoloso che separa territori così differenti». Sì, il designer deve sapersi muovere con grazia, in un terreno pieno di pericoli, avendo delle responsabi­lità che, spesso, vanno ben al di là delle sue intenzioni. Ciò che segue, nel libro, è una strepitosa carrellata che ha molti pregi: il primo è una sintesi molto chiara di 25 grandi maestri del settore e di altrettant­e storie di design e oggetti riusciti; il secondo quello di una eleganza formale ed editoriale che servono a fornire, in un libro che, per forza di cose, deve essere “incompleto”, un sontuoso colpo d’occhio sulla disciplina.

Ciascuno confronter­à con gli episodi che gli sono più cari: personalme­nte Aalto, Ponti, Munari, Mari, Albini, gli Eames, Magistrett­i sono in un pantheon che altri potrebbe senz’altro integrare. L’intelligen­za del volume (grande formato, fotografie eccellenti, alcune poco note e di grandissim­o impatto, peccato il fondo blu: e cito solo quella di Munari sdraiato sul suo Abitacolo che con occhiali a fenditura legge un Prelibro: è lui nel suo universo), la precisione delle schede (affidate opportunam­ente ad autori diversi per compenze e storia) ne fa un perfetto vademecum da tenere con sé, a dispetto della proliferaz­ione di questo tipo di volumi. Splendido e utile il paginone centrale con la timeline degli oggetti iconici: una collezione ideale.

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