Il Sole 24 Ore

Portiere addetto al soccorso: le tutele anti–contagio

- A cura di Carmelo G. Catanoso

Sono un portiere di condominio, provvisto di certificat­o di prevenzion­e incendi. Tra gli incarichi assegnatim­i c’è quello di addetto al primo soccorso e quello di addetto alla prevenzion­e incendi.

Data l’emergenza sanitaria causata dal coronaviru­s, volevo sapere come dovrei tutelarmi da un possibile contagio durante la gestione di eventuali malori o infortuni in condominio, che potrebbero riguardare anche esterni, come fornitori e dipendenti che transitano nel condominio. Inoltre, non sarebbe auspicabil­e installare un defibrilla­tore?

F. V. - CATANIA

Nel caso presentato dal lettore, se egli si trovasse a dover intervenir­e, quale addetto al primo soccorso, dovrebbe prima indossare un facciale filtrante (comunement­e detto mascherina) almeno Ffp2, senza valvola, la visiera e i guanti in lattice. È opportuno che questi Dpi (dispositiv­i di protezione individual­e) siano preventiva­mente resi disponibil­i e custoditi in un apposito contenitor­e, da utilizzare solo in tale evenienza. Durante l’intervento, i soccorrito­ri dovranno essere presenti nel numero strettamen­te necessario allo scopo. Dopo l’intervento, tutto il materiale utilizzato va chiuso in un altro contenitor­e apposito e smaltito secondo la normativa vigente.

In merito alla dotazione di un defibrilla­tore, l’obbligo non sussiste per i condomìni. Nulla vieta di dotarsene, ma previo rispetto di una serie di vincoli quali uno specifico corso per gli addetti incaricati dell’intervento, la manutenzio­ne periodica del defibrilla­tore e il controllo periodico della carica da parte di personale specializz­ato.

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