Portiere addetto al soccorso: le tutele anti–contagio
Sono un portiere di condominio, provvisto di certificato di prevenzione incendi. Tra gli incarichi assegnatimi c’è quello di addetto al primo soccorso e quello di addetto alla prevenzione incendi.
Data l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, volevo sapere come dovrei tutelarmi da un possibile contagio durante la gestione di eventuali malori o infortuni in condominio, che potrebbero riguardare anche esterni, come fornitori e dipendenti che transitano nel condominio. Inoltre, non sarebbe auspicabile installare un defibrillatore?
F. V. - CATANIA
Nel caso presentato dal lettore, se egli si trovasse a dover intervenire, quale addetto al primo soccorso, dovrebbe prima indossare un facciale filtrante (comunemente detto mascherina) almeno Ffp2, senza valvola, la visiera e i guanti in lattice. È opportuno che questi Dpi (dispositivi di protezione individuale) siano preventivamente resi disponibili e custoditi in un apposito contenitore, da utilizzare solo in tale evenienza. Durante l’intervento, i soccorritori dovranno essere presenti nel numero strettamente necessario allo scopo. Dopo l’intervento, tutto il materiale utilizzato va chiuso in un altro contenitore apposito e smaltito secondo la normativa vigente.
In merito alla dotazione di un defibrillatore, l’obbligo non sussiste per i condomìni. Nulla vieta di dotarsene, ma previo rispetto di una serie di vincoli quali uno specifico corso per gli addetti incaricati dell’intervento, la manutenzione periodica del defibrillatore e il controllo periodico della carica da parte di personale specializzato.