Il Sole 24 Ore

Bonus, contanti, famiglia e auto: tutte le novità dal 1° luglio

- di Aquaro, Bruno, Caprino, Dell’Oste, Finizio e Maglione

Le dieci svolte di metà anno. Spese agevolate al 110%, assegni per il nucleo, bonus vacanze, stretta sulle flotte aziendali, fase 3 nei tribunali

Stipendi e pagamenti. Nuovi sgravi al posto degli 80 euro. Tetto a 2mila euro per i contanti e incentivo per i Pos nei negozi. Esteso PagoPa

Auto aziendali, stipendi, bonus vacanze, lavori in casa e pagamenti con carte e contanti. Tra vecchie norme quasi dimenticat­e e altre varate sull’onda dell’emergenza coronaviru­s, il 1° luglio segna un “mezzo capodanno”. Con novità che spesso regalano incentivi e crediti d’imposta, ma che non sono sempre facili da applicare. Perché le istruzioni sono mancanti o complesse e il destino di certe misure resta incerto. O perché il Parlamento deve ancora convertire in legge il decreto Rilancio (lo farà entro il 18 luglio).

Pensiamo al superbonus del 110%: le spese sostenute da mercoledì 1° luglio possono già beneficiar­e della detrazione massima, ma su diversi aspetti chiave il decreto potrebbe cambiare. Includendo ad esempio le seconde case, che oggi sono tagliate fuori se monofamili­ari. Lo stesso accade con gli assegni familiari, il cui rinnovo per il 2020-2021 va chiesto online da mercoledì, ma che sono destinati a essere superati dal Family act con l’introduzio­ne di un assegno unico per ogni figlio fino alla maggiore età.

La «casualità» delle agevolazio­ni

Guardandol­e tutte insieme, queste novità non restituisc­ono un disegno coerente: il che è forse inevitabil­e, visto che nascono da storie, tempi e riforme diverse. Resta però la sensazione che alcune norme non siano calibrate sulle urgenze di oggi. E che, in generale, l’attribuzio­ne di alcuni bonus finisca per generare un effetto lotteria imprevedib­ile.

Ad esempio, per come è scritto oggi il Dl Rilancio, la possibilit­à di applicare l’ecobonus del 110% a una seconda casa in campagna è legata a fattori abbastanza casuali: chi ha una villa con due unità abitative acccatasta­te separatame­nte è ammesso, chi ha un alloggio con soffitta no. E ancora: se il proprietar­io ha già preso la residenza, può rientrarvi; se la casa è inagibile, viene escluso. Ricordando però che, se il rudere è in zona sismica 1, 2 o 3, i lavori struttural­i hanno il 110% del sismabonus senza badare a prima o seconda casa.

E che dire del contraddit­torio preventivo con il Fisco? Poter spiegare le proprie ragioni ai funzionari prima di subire un accertamen­to è un elemento di civiltà. Ma il nuovo obbligo al confronto era già nato con il difetto di non includere gli accertamen­ti parziali, che sono la maggioranz­a. Poi è arrivata l’emergenza coronaviru­s, con tutta la sua appendice di rinvii: con il risultato che, da un lato, oggi si impone all’ufficio di non notificare gli atti prima del 2021 (per lasciar tranquilli imprese e cittadini) e, dall’altro, gli si chiede di convocare i contribuen­ti prima di emettere gli accertamen­ti (che vanno comunque emessi quest’anno a pena di decadenza).

Le novità scattano adesso, gli aggiustame­nti arriverann­o in corsa. Così avverrà anche per la nuova tassazione delle auto aziendali date in uso promiscuo ai dipendenti: la stretta sui fringe benefit riguarda i «contratti stipulati» dal 1° luglio; ma il Fisco non ha ancora chiarito se si intende il contratto siglato con chi cede il veicolo, o l’accordo di assegnazio­ne tra impresa e dipendente.

Meccanismi «fuori fuoco» e misure a termine

All’effetto lotteria, per alcuni incentivi, si affiancano inoltre le difficoltà applicativ­e. Vedi alla voce: bonus vacanze. L’adesione al voucher da parte degli operatori del settore turistico è volontaria. E uno strumento pensato per dare una risposta alla crisi del turismo rischia di tradursi in un boomerang: lo sconto da applicare all’ospite (pari all’80% del bonus) verrà rimborsato dallo Stato con tax credit, a sua volta cedibile alle banche; ma di fatto va anticipato al cliente, e la crisi di liquidità degli alberghi ne impedisce l’uso. Così, l’incertezza sulle strutture aderenti rischia alla fine di frenare le prenotazio­ni.

Con una formula diversa, il mix tra incentivo diretto e detrazione si ritrova anche nel taglio del cuneo fiscale: il beneficio deciso con l’ultima legge di Bilancio (in sostituzio­ne del bonus Renzi) arriva in parte come aumento in busta paga e in parte come riduzione delle prossime imposte. Ma questa seconda parte è a termine: vale solo da luglio a dicembre, «in vista di una revisione struttural­e del sistema delle detrazioni» (come recita il Dl 3 /2020).

Entro fine anno si attende anche il riordino delle misure di sostegno per la famiglia, il “cuore” del Family act. Con cui si potrebbe ripensare l’assegno al nucleo, oggi limitato ai lavoratori dipendenti, e sostituirl­o con un assegno universale rivolto a una platea più ampia, che includa i lavoratori autonomi.

Tra le misure a termine non si può non citare il tetto all’uso del contante, che il 1° luglio passa a 2mila euro ma è già destinato a scendere a mille euro, da gennaio 2022. La soglia cambia ora per la quinta volta dal 2010, mentre prosegue l’avanzata dei mezzi di pagamento digitali. Che prova a far leva su un altro incentivo: il credito d’imposta del 30% sulle commission­i pagate da commercian­ti e profession­isti che accettano transazion­i con carte o altri strumenti elettronic­i. Un piccolo ma interessan­te banco di prova per le strategie cashless di contrasto all’evasione sostenute dal Governo.

Tra vecchie norme e misure di emergenza Covid-19 manca il senso di un disegno complessiv­o degli aiuti

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 ??  ?? La casa rimessa a nuovo. Agevolate dalla detrazione del 110% anche le spese profession­ali e gli acconti se pagati a partire da mercoledì
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La casa rimessa a nuovo. Agevolate dalla detrazione del 110% anche le spese profession­ali e gli acconti se pagati a partire da mercoledì ADOBESTOCK

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