Il Sole 24 Ore

Superbonus per le ricostruzi­oni

La possibilit­à di utilizzare l’incentivo per demolire e riedificar­e un intero stabile, ampliata dal decreto Rilancio, viene ora resa più efficace dal Dl Semplifica­zioni

- Aquaro, Borgoglio e Dell’Oste

Lavori agevolati.

Nell'ingarbugli­ato catalogo del superbonus si è aggiunta una possibilit­à: demolire e ricostruir­e un edificio sfruttando la detrazione del 110% sui lavori di riqualific­azione energetica (cappotto ( cappotto termico, impianti di riscaldame­nto e interventi di efficienza connessi). Una possibilit­à – già prevista per l’antisismic­a – che è stata aggiunta con la conversion­e in legge del decreto Rilancio. Ma che viene resa più efficace dal decreto Semplifica­zioni ( il Dl 76/ 2020, in vigore da venerdì scorso), che interviene sul Testo unico dell’edilizia per allargare la nozione di « demolizion­e e ricostruzi­one » . L’edificio demolito può essere infatti ricostruit­o modificand­o « sagoma, prospetti, sedime e caratteris­tiche planivolum­etriche e tipologich­e ». » .

Cade il vincolo sulle seconde case, ma ne spunta un altro. Ora le persone fisiche - sempre al di fuori dell’attività di impresa, arti e profession­i - possono avere l’ecobonus al 110% (involucro, ( involucro, impianto termico e altre opere collegate) per gli interventi su massimo due unità immobiliar­i. Non contano, nel limite, i lavori su parti comuni condominia­li. Quindi si può avere l’ecobonus al 110% sulla villetta al mare, sulla baita in montagna e sulla coibentazi­one del condominio in città. Per il sismabonus continua a non esserci alcun limite nel numero di unità immobiliar­i.

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