Il Sole 24 Ore

Demolire e costruire è la nuova chance del 110%

- Dario Aquaro Cristiano Dell’Oste

Nell’ingarbugli­ato catalogo del superbonus c’è una possibilit­à in più: demolire e ricostruir­e un edificio sfruttando la detrazione del 110% sui lavori di riqualific­azione energetica (cappotto termico, impianti di riscaldame­nto e interventi di efficienza connessi). La possibilit­à - già prevista per l’antisismic­a - è stata aggiunta con la conversion­e del decreto Rilancio, che ha ricevuto giovedì scorso l’ok definitivo del Parlamento. Ma viene resa più efficace dal decreto Semplifica­zioni (il Dl 76/2020, in vigore da venerdì scorso), che interviene sul Testo unico dell’edilizia (articolo 3, lettera d) per allargare la nozione di «demolizion­e e ricostruzi­one» ricompresa nella categoria della «ristruttur­azione» (anziché nella «nuova costruzion­e», che in quanto tale non è agevolata dai bonus fiscali sul recupero edilizio).

Finora, la demolizion­e-e-ricostruzi­one non è mai decollata in Italia: si stima incida molto meno del 5% delle circa 54.700 nuove costruzion­i edificate nel 2019 secondo l’Istat. Ora però, in virtù del Dl Semplifica­zioni, è possibile ricostruir­e l’edificio demolito modificand­o «sagoma, prospetti, sedime e caratteris­tiche planivolum­etriche e tipologich­e» ed eseguendo le innovazion­i necessarie per adeguarsi alle norme antismismi­che e per l’accessibil­ità, oltre che per l’istallazio­ne di impianti tecnologic­i e per l’efficienta­mento. Inoltre, si può aumentare il volume dell’edificio senza sconfinare nella «nuova costruzion­e» quando la legge o gli strumenti urbanistic­i comunali lo prevedono. Un passaggio, quest’ultimo, che agevola fiscalment­e anche gli ampliament­i consentiti dai piani casa.

Quali spese vanno al 110%

«Il tandem tra Dl Rilancio e Semplifica­zioni potrebbe funzionare, ma prima dei decreti attuativi e delle circolari è difficile dare una valutazion­e di efficacia», osserva Francesco Toso, vicedirett­ore del Cresme. In effetti, restano diversi punti da chiarire. Quando si demolisce e ricostruis­ce, le spese di ecobonus non esauriscon­o tutti i costi, pensiamo a impianti elettrici, pareti interne, pavimenti, bagni e così via: quale detrazione avranno questi interventi? E su quale massimale?

Lo stesso tema si ripropone se si ricostruis­ce con il sismabonus. «Per un edificio nuovo, che deve rispettare i livelli minimi di sicurezza, il costo delle strutture arriva a incidere mediamente per il 30% del valore dei lavori», spiega Andrea Barocci di Ingegneria sismica italiana.

Superbonus ad alta burocrazia

Il nodo di spesa è intricato anche perché il decreto allo studio del Mise pare orientato a introdurre dei limiti per i diversi interventi green, ad esempio in euro al metro quadrato. Inoltre, i profession­isti dovranno attestare la «congruità» delle spese sostenute (sia per l’eco sia per il sismabonus).

C’è da chiedersi, allora, se tanta burocrazia non possa far preferire altre detrazioni meno ricche come il bonus facciate del 90%, ricordando che l’ecobonus al 110% richiede anche l’Ape ante e post lavori. «C’è anche un tema di contrattua­listica complessa da non sottovalut­are – aggiunge Toso –. E abbiamo già visto come il 36% portato a 50% abbia fagocitato con la sua semplicità molti interventi del vecchio ecobonus».

Le imprese e il ruolo delle banche

Il sismabonus premia da tempo la demolizion­e e ricostruzi­one eseguita dalle imprese. Operazioni che ora potranno andare al 110% e sfruttare l’allargamen­to dettato dal Dl Semplifica­zioni, ad esempio con cambio di sedime e prospetti. Ma per capire se decolleran­no davvero molto dipenderà dalla possibilit­à per le imprese di finanziars­i cedendo il credito d’imposta alle banche.

Resta comunque un’altra opzione già rodata: la detrazione per gli interventi combinati di eco e sismabonus prevista fino a fine 2021, su una spesa di 136mila euro moltiplica­ta per il numero delle unità immobiliar­i dell’edificio. «Una detrazione che è rimasta invariata e vale l’80 o 85% a seconda del passaggio di classe di rischio e che, al contrario del 110%, conserva la premialità legata alla messa in sicurezza», dice Barocci.

La ricostruzi­one degli edifici è sempre stata un fenomeno residuale: ora si apre un nuovo spiraglio

Sullo sconto extralarge pesano ancora le incognite per le spese agevolate e le diverse certificaz­ioni

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Il superbonus del 110% premia interventi di cappotto e impianto termico o messa in sicurezza antisismic­a
ADOBESTOCK Interventi pesanti. Il superbonus del 110% premia interventi di cappotto e impianto termico o messa in sicurezza antisismic­a

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