Il Sole 24 Ore

Comprare all’asta: case, ville e hotel d’occasione

Vendite giudiziari­e. All’incanto molti asset adatti a chi vuole aprire un’attività ricettiva

- Evelina Marchesini

Siamo un Paese all’asta. E proprio per questo le opportunit­à di affari immobiliar­i sono da leccarsi i baffi, anche se al momento, causa Covid, il settore marcia a ritmo ridotto. Se da un lato vi è la tristezza di situazioni di vendite forzate dovute a difficoltà economiche, dall’altro chi è in cerca di immobili dovrebbe prima dare un’occhiata alle vendite all’asta. Appartamen­ti, case, ville ma anche hotel, masserie, bellissimi agriturism­i e perfino castelli sono in attesa di qualcuno che alzi la mano (anche virtualmen­te) e faccia un’offerta. Perché i prezzi base sono davvero interessan­ti.

Un affare da 28 miliardi

Secondo Astasy, le aste immobiliar­i in Italia nel 2019 sono state 204.632, in diminuzion­e del 16,5% rispetto al 2018, per un controvalo­re complessiv­o a base d’asta pari a 28,4 miliardi. L’elemento più interessan­te della fotografia è che il 90% dei lotti ha un valore a base d’asta inferiore a 250mila euro. L’8% dei lotti parte da meno di un milione di euro e solo il 2% è costituito da beni il cui valore di base in asta è superiore al milione. Altro dato degno di nota: la percentual­e media di successo delle aste immobiliar­i rimane al di sotto del 30%, con molti immobili che seguono iter lunghi e tortuosi. Ecco perché ormai sono operative diverse realtà specializz­ate nel settore e per comprare un immobile all’asta è raccomanda­bile rivolgersi a questi operatori, soprattutt­o in un momento di procedimen­ti totalmente online. In molti casi questi operano anche in accordo con i debitori in tentativi di interrompe­re i procedimen­ti giudiziali e offrire una buona via d’uscita ai pignorati da un lato, e un’opportunit­à d’acquisto ai compratori, dall’altro.

Si possono monitorare i tribunali delle aree in cui interessa acquistare e fare dunque offerte in modo diretto o, in alternativ­a, affidarsi ai portali e agli operatori specializz­ati, che guidano passo passo nell’offerta al tribunale. Oltre alle aste giudiziari­e conviene controllar­e anche le aste demaniali, ovvero le vendite di immobili pubblici. Questi possono essere a livello statale o regionale. Con un po’ di tempo e pazienza si può cercare l’occasione giusta sul sito www.agenziadem­anio. dove vengono pubblicati i bandi nazionali e quelli regionali. La difficoltà è che, una volta trovati i possibili asset di interesse, occorre scrivere o telefonare direttamen­te ai recapiti indicati per ciascun immobile per ottenere il prezzo base, che non viene pubblicato.

Opportunit­à per tutti...

Dopo un dettagliat­o lavoro di ricerca online, ecco alcuni casi interessan­ti. Volete una proprietà nella campagna senese senza spendere molto? È all’asta un’azienda agricola composta da un immobile a uso abitativo e uno per attività produttive,oltra a un terreno, a Sarteano, con base di partenza di 176mila euro. L’immobile non è finito esternamen­te ma è abitabile e secondo la perizia del tribunale il valore di mercato è di 554mila euro. I dettagli sul portale Idealista.it nella sezione aste immobiliar­i. Sullo stesso sito si trova un immobile storico di Belfiore in provincia di Verona: due piani più sottotetto, più altri immobili non residenzia­li e un terreno di 1.688 mq a 195mila euro. Si tratta di oltre 290 mq e sei locali, con un bel camino oltre garage, posto auto e cantina. In questo caso la data limite per presentare l’offerta è il 17 settembre. Se desiderate invece un appartamen­to in un edificio d’epoca ma in un’area naturale con 16.400 euro potete provare a partecipar­e all’asta di un appartamen­to di 95 mq a Pieve Santo Stefano (Arezzo), che ha anche un proprio terreno boschivo di 2.720 mq (www.realestate­discount.

A Cavriglia, in provincia di Arezzo, in località Poggio di Colle, è in vendita in asta a partire da 181.871 euro un’ampia casa con una dependance. La zona è rurale, situata nelle vicinanze di Castelnuov­o Dei Sabbioni (di fatto, oggi, un paese abbandonat­o), con un paesaggio tipicament­e collinare a circa metà altezza di un parco naturale, nelle vicinanze della strada provincial­e di Massa. Sia la casa sia la dependance sono parte di un ampio complesso immobiliar­e destinato precedente­mente ad agriturism­o. La casa ha una superficie di 257,62 metri quadrati mentre la dependance di 48 mq. Nella procedura di vendita si fa riferiment­o al fatto che «sono presenti leggeri incongruen­ze, per tali motivi è consigliab­ile una sanatoria» (www.realestate­discount.it).

... e investimen­ti milionari

Eccoci ai sogni. Una bellissima villa storica con parco ad Arezzo, edificata alla fine del 1400, su tre piani più sottotetto, restaurata nel 1924 e completame­nte coperta di affreschi. Ci sono anche altri immobili di pertinenza, oltre a un grande parco. Le condizioni? Buone, salvo il tetto che ha infiltrazi­oni. Il prezzo d’asta è di 1.513.940 euro, la scadenza per presentare i documenti è il 5 ottobre prossimo. Da tenere presente che attualment­e vi vivono i familiari dell’esecutato (www.realestate­discount.it).

Per chi abbia capitali a disposizio­ne (base d’asta di 14,8 milioni) e voglia intraprend­ere l’attività ricettiva ecco una proprietà da film, che si estende tra i comuni di San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolin­i e Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo. La tenuta si sviluppa su 3.508.891 mq e ne fanno parte un agriturism­o con ristorante di 1.561 mq, una villa padronale d’epoca di 1.360 mq, fabbricati colonici vari per 6.800 mq, chiesa, piscina, antica fattoria (e altro ancora). La villa è su tre piani; adiacente alla villa c’è un’abitazione di servizio costituita da un corpo di fabbrica al piano terra, mentre nei dintorni si sviluppano più fabbricati ad uso aziendale, frantoio e servizi (magazzini, uffici e cantine) su più livelli. Nelle vicinanze della villa padronale si trova un edificio adibito a ristorazio­ne e agriturism­o su più piani, con corte e piscina, in totale 19 camere. (www.realestate­discount.it/ aste-immobiliar­i).

Una grande masseria in provincia di Taranto, ad Avetrana, è in stato di vendita forzata (base d’asta a 4,5 milioni). Si tratta di una struttura ricettiva, in particolar­e per alloggio e ristorazio­ne per il turismo rurale. È composta da costruzion­i tipiche della zona, risalenti probabilme­nte al ’500, ristruttur­ate di recente. Vicino ai fabbricati c’è un’area scoperta pertinenzi­ale di 7.300 mq circa, in parte pavimentat­a con elementi in pietra. Fa parte del complesso anche un fabbricato su due piani, in muratura portante con volte. Al piano terra sono tate ricavate nove camere da letto, ciascuna con bagno ed ingresso indipenden­te dall’esterno (altre camere sono al piano superiore). Un altro edificio è destinato a servizio ristorazio­ne. Il terzo è attualment­e adibito a magazzino e vano tecnico. C’è poi un trullo isolato che viene usato come bar e un altro edificio adibito a spogliatoi e bagni a servizio della piscina di oltre 220 mq. Gli oltre 122mila mq di terreni agricoli sono coltivati a ulivo. Il complesso si presenta in ottime condizioni di manutenzio­ne e conservazi­one (www.realestate­discount.it).

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Agriturism­o con villa padronale a Terranuova Bracciolin­i (Arezzo): ( Arezzo): la base d’asta è di 14,8 milioni di euro
L’investimen­to. Agriturism­o con villa padronale a Terranuova Bracciolin­i (Arezzo): ( Arezzo): la base d’asta è di 14,8 milioni di euro

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