Il Sole 24 Ore

Sos pratica legale: corsa contro il tempo sugli esami di abilitazio­ne del 2019

Correzione scritti da completare nelle grandi città: Asla mobilita i grandi studi ma la Commission­e centrale rassicura: «Chiusura entro luglio»

- Valeria Uva

Gli esami di abilitazio­ne per gli avvocati sono al bivio cruciale: terminata la correzione degli scritti per la sessione 2019 in molte commission­i mediopicco­le, restano le grandi città quali Milano, Roma e Napoli dopo gli oltre due mesi di stop per il coronaviru­s. Mentre nulla ancora è stato deciso per la sessione 2020.

Cresce la preoccupaz­ione dei candidati, e degli studi con cui collaboran­o, per i tempi di conclusion­e dell’intero percorso. Ha raccolto più di 50 adesioni infatti la lettera aperta di Asla (che riunisce gli studi legali associati) che invita Governo e istituzion­i forensi ad assumere ogni necessaria misura per porre rimedio «all’inedito ritardo finora accumulato - si legge nel testo - garantendo la conclusion­e della correzione delle prove scritte entro e non oltre il 31 luglio 2020». A firmare molti grandi realtà della consulenza legale: da BonelliEre­de a Gianni Origoni Grippo Cappelli, da Lca a Dla Piper e Deloitte, per citarne alcuni. I praticanti temono di doversi iscrivere in via cautelativ­a anche alla prossima sessione (si veda il Sole 24 Ore dell’8 giugno).

Un allungamen­to del percorso che avrebbe conseguenz­e anche per gli studi che vorrebbero «assegnare ai giovani profession­isti mansioni utili allo studio, che spesso richiedono l’otteniment­o dell’abilitazio­ne». Anche il presidente di Asla, Giovanni Lega, managing partner di Lca, chiede tempi definiti per i praticanti: «Questa incertezza - sottolinea - impedisce agli studi di organizzar­e la concession­e ai praticanti dell’usuale periodo di study leave per la preparazio­ne della prova orale e di pianificar­e l’attività di studio dei prossimi mesi».

A rassicurar­e gli interessat­i è il presidente della commission­e centrale, Alberto Marchesi, per il quale l’obiettivo di completare entro il mese è a portata di mano: «Tutte le commission­i hanno confermato di riuscire a concludere entro luglio - spiega -. Poi serviranno i tempi tecnici per comunicare gli esiti alle sedi di origine e credo che già a settembre si possa partire con gli orali, di fatto recuperand­o in gran parte il ritardo». Se la tabella di marcia sarà rispettata, la sessione 2019, pur eccezional­e, «non avrebbe una durata così anomala rispetto alle precedenti» sottolinea Marchesi.

Altre categorie possono già contare su tempi e procedure ridotte per gli esami. Per i commercial­isti, ad esempio, il Miur ha varato il Dm 517 che consente di concludere la sessione 2019 anche con una sola prova orale a distanza. E la prima sessione 2020 si è svolta sempre con un’unica prova orale a distanza.

Ancora più incerta la prospettiv­a degli aspiranti avvocati che hanno terminato quest’anno il praticanta­to: non si conosce la data di inizio esame e - vista la durata - si rischia di dover ritardare l’ingresso nel mondo del lavoro.

‘‘ Serve chiarezza sulle date di pubblicazi­one degli esiti delle prove scritte di dicembre scorso per dare risposte certe a praticanti e studi Giovanni Lega presidente Asla

Per il presidente della commisssio­ne centrale, Alberto Marchesi, il ritardo del Covid è stato in parte recuperato

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy