Credito imposta Sud: l’istanza può seguire l’investimento
In riferimento al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno di cui all’articolo 1, commi 98–108, della legge 208/2015, è prevista una preventiva richiesta di autorizzazione alla fruizione mediante l’invio del modello. Vorrei sapere se, avendo l’impresa realizzato l’investimento agevolabile già negli anni 2018 e 2019, ma non avendo ancora trasmesso la preventiva richiesta di autorizzazione, è possibile trasmettere quest’ultima oggi, indicando l’investimento realizzato nel 2018 e nel 2019 e, conseguentemente, maturando il diritto alla fruizione. Preciso che a oggi non è stato utilizzato alcun credito di imposta, né è stato indicato alcunché nei campi dedicati nel quadro RU dei dichiarativi fiscali.
L.P. L.P.- - CATANZARO
La risposta è positiva. La preventività dell’istanza rispetto al completamento dell’investimento è prevista dalla normativa europea (richiamata dalla circolare 34/E/2016) solo con riferimento ai progetti che godono delle risorse del Programma operativo nazionale “imprese e competitività 2014–2020” Fesr (Pon) e dei programmi operativi relativi al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014/2020 delle regioni in cui si applica l’incentivo. Si tratta di investimenti per importi uguali o maggiori di 500mila euro, ritenuti meritevoli dell’accesso a tali fondi, e non della generalità degli investimenti agevolabili con il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Al di fuori dei casi indicati, non sussistono vincoli per la presentazione dell’istanza, che può avvenire sia preventivamente sia ad investimenti conclusi.
Ciò che rileva è che l’investimento sia effettuato nel periodo agevolato (ora prorogato fino al 31 dicembre 2020) e che, prima dell’utilizzo in compensazione del credito, il contribuente presenti all’agenzia delle Entrate una comunicazione per la fruizione del credito d’imposta e venga a ciò autorizzato.