Riscatto, chi seguita a pagare le rate dopo il pensionamento
Sono insegnante di scuola superiore e nel 2021 vorrei andare in pensione con quota 100. Il requisito contributivo dei 38 anni lo raggiungo con il riscatto degli
anni di laurea che ho iniziato a pagare a rate in 10 anni a partire dal 2020. Durante la mia carriera lavorativa ho versato contributi solo nella gestione pubblica. Per andare in pensione con quota 100 nel 2021 devo versare le rate residue del riscatto di laurea in unica soluzione nel 2021? Oppure posso andare in pensione continuando a versare a rate il riscatto di laurea?
C.C.- C.C. - NOVARA
Avendo il lettore versato i contributi ai fini di pensione in un’unica cassa previdenziale ( ex Inpdap), si ritiene che le rate residue del riscatto della laurea verranno addebitate mensilmente sul trattamento pensionistico maturato con “quota 100”. Al contrario, se il raggiungimento di quota 100 viene effettuato utilizzando l’istituto del cumulo o della totalizzazione, il pagamento dei residui oneri di riscatto dev’essere effettuato interamente prima dell’accesso alla pensione. Infatti l’Inps, al punto 9 del messaggio 3190/ 2018, ha stabilito che, « in mancanza di una espressa previsione normativa, sulle pensioni da totalizzazione o cumulo non possono... essere effettuate trattenute per il pagamento di oneri per riscatti che devono, dunque, essere interamente versati prima dell’accesso alla prestazione. Nelle ipotesi di pagamento rateale in corso, affinché il periodo da riscatto sia interamente valutato, i soggetti richiedenti dovranno corrispondere l’onere residuo in unica soluzione » .
Ulteriori informazioni al riguardo potranno essere fornite dall’ufficio pensioni dell’amministrazione di appartenenza.