Il certificato di taratura può slittare di 90 giorni
Vale la regola degli atti amministrativi
Inutile sperare di opporsi a una sanzione per eccesso di velocità per il fatto che il misuratore avesse il certificato di taratura scaduto: la regola generale in base alla quale la taratura deve avvenire una volta all’anno (Dm Infrastrutture 282/2017) rientra nella sospensione dei termini amministrativi prevista dall’articolo 103 del decreto legge Cura Italia. Quindi la validità di un certificato di taratura in scadenza entro il 31 luglio 2020 deve ritenersi prorogata automaticamente fino a 90 giorni dopo che sarà stata dichiarata la cessazione dello stato di emergenza (attualmente prevista proprio per i 31 luglio, ma probabilmente slitterà). Il chiarimento è venuto l’11 maggio con la nota 3443 del ministero delle
Infrastrutture in risposta a vari quesiti. All’inizio del lockdown, infatti, si era posto il problema della scadenza dei certificati di taratura: l’attività delle aziende accreditate per effettuare questa operazione non era stata riconosciuta essenziale dai vari Dpcm sull’emergenza Covid-19 e quindi i certificati in scadenza in quel periodo non sono stati rinnovati. Ora si sa che questo non dovrebbe influire sulla validità delle sanzioni, ma la nota dell’11 maggio è pur sempre un parere ministeriale e come tale può essere disattesa da un giudice cui fosse presentato ricorso contro un verbale. Principio analogo dovrebbe valere per altre infrazioni rilevate con apparecchi soggetti a controlli periodici.