Il Sole 24 Ore

FINANZA D’IMPATTO AL SERVIZIO DELLA SOCIETÀ

- di Giorgio Vittadini Presidente Fondazione per la Sussidiari­età

Lo shock economico generato dalla pandemia da Covid-19 rende molto incerti gli scenari che si configurer­anno nel settore finanziari­o. L’attuale Commission­e europea ha posto esplicitam­ente lo sviluppo sostenibil­e al centro del proprio mandato, obiettivo confermato con il recente piano Next Generation Eu che prevede uno stanziamen­to complessiv­o di 750 miliardi di euro, ed è finalizzat­o a costruire «un’Europa più sostenibil­e, resiliente e giusta per la prossima generazion­e».

La scelta mette in luce due domande di fondo. La primari guarda il predominio della finanza sull’ economia reale: questa nuova crisi riuscirà a far recupera real mondo finanziari ola sua funzione originaria di sostegno al lavoro e alla produzione di beni e servizi? La seconda: il nostro Paese è inil nostro Paese è in grado di utilizzare grado di utilizzare in modoin modo proficuo quelle risorse?proficuo quelle risorse? La risposta a entrambe le domande mette al centro la cultura sussidiari­a, grazie alla quale viene valorizzat­a la progettual­ità che nasce dai territori per il benessere degli stessi.

La cosiddetta“finanzia rizza zio ne” dell’economia, cominciata per cercare di rispondere al rallentame­nto della crescita rispetto all’epoca dei “magnifici trenta” del secolo scorso, consiste nel tentativo di aumentare i profitti senza passare dalla strada più impegnativ­a della produzione. È importante tenere presente questo dato quando si parla di sostenibil­ità perché senza il ritorno a obiettivi di piena occupazion­e e di sviluppo dell’economia reale, difficilme­nte un sistema può essere sostenibil­e, essere cioè orientato al bene del più ampio strato possibile della popolazion­e, presente e futura, ed essere rispettoso dell’ambiente.

Come sottolinea il Rapporto “Sussidiari­età e… finanza sostenibil­e”, curato dalla Fondazione per la Sussidiari­età, tali fondi prevedono una “biodiversi­tà” di attori finanziari in grado di operare con soggetti pubblici e privati quali reti di imprese, realtà di Terzo settore, enti locali, università, strutture di progettazi­one. Rafforzare la linea ferroviari­a, estendere il digitale, riforestar­e, non può avvenire se non sono chiari gli obiettivi con cui si gestiscono, realizzano e misurano gli effetti di tali interventi, e questo non può che avvenire “dal basso”.

Il Rapporto mette in luce che lo shock economico causato dalla pandemia ha rafforzato la consapevol­ezza che la sostenibil­ità non è un greenwashi­ng (marketing ecologico di facciata) o la nuova invenzione della haute finance, ma piuttosto il vero fulcro su cui costruire un nuovo modello di sviluppo.

Rispetto a questo scenario, l’Italia deve fare ancora molto per adeguare gli strumenti di impact investing alla grande sfida del momento. Occorre innanzitut­to un quadro normativo chiaro, che non è ancora stato predispost­o; un sistema di garanzie pubbliche, sulla scia delle esperienze maturate con il Piano Investimen­ti per l’Europa e dalla governance multilivel­lo realizzata tra attori comunitari; un pacchetto di benefici fiscali finalizzat­i a incentivar­e la formazione di imprese in grado di generare un impatto positivo, quindi, la creazione di incentivi dal lato della domanda. Il sistema finanziari­o deve aprirsi a tali novità: finora appaiono pronte solo la Cassa depositi e prestiti e le Fondazioni ex bancarie, mentre le grandi banche si mostrano a geometria variabile, immerse nel dibattito tra stakeholde­r e gestori su come aprirsi a queste diversità finanziari­e.

Le istituzion­i finanziari­e più legate alle esigenze dei territori, quali banche popolari, casse rurali, confidi appaiono spesso sfiancate da crisi finanziari­e ricorrenti e riforme attuate non sempre lineari e quindi in netto ritardo.

Il momento è decisivo, non possiamo mancare all’appuntamen­to.

 ??  ?? IL SOLE 24 ORE 9 LUGLIO 2020
Il primo dei tre articoli di Alessandro Rosina, è uscito il 9 luglio con il titolo: «Un « Un piano per riportare i giovani al centro dello sviluppo». Accanto il secondo di tre articoli
IL SOLE 24 ORE 9 LUGLIO 2020 Il primo dei tre articoli di Alessandro Rosina, è uscito il 9 luglio con il titolo: «Un « Un piano per riportare i giovani al centro dello sviluppo». Accanto il secondo di tre articoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy