L’APPELLO ALLE COMPETENZE DI FILIERA
Ceon il webinar « La leva fiscale e finanziaria per riqualificare le città» entra nel vivo l'innovativo progetto “Cluster d'Impresa” del Consiglio nazionale, che propone una nuova piattaforma aggregativa tra professionisti puntando a valorizzare al meglio le competenze multiformi e trasversali di una professione da sempre al servizio delle imprese e dello sviluppo del Paese.
Non a caso, il ciclo di quattro webinar organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con il Consiglio nazionale dei commercialisti è intitolato « Competenze per ripartire. I commercialisti snodo essenziale per i cluster d'impresa » . Un ciclo che, partito dall'edilizia, con il webinar di ieri, si snoderà tra Sanità (30 luglio), Economia del mare ( 2 settembre) e Made in Italy ( 15 settembre) toccando temi legati ai più importanti driver di sviluppo dell'economia italiana con l'idea che una nuova alleanza tra professionisti e imprese è essenziale per il rilancio del paese dopo il blocco imposto dalla pandemia.
I cluster d'impresa rappresentano raggruppamenti produttivi organizzati per cicli di business che, pur partendo dal concetto di settore produttivo, tengono conto di alcune importanti interrelazioni tipiche delle filiere e dei distretti industriali.
Probabilmente, nei prossimi anni, le reti produttive che formano le attuali catene del valore andranno accorciandosi con evidenti ricadute sull'economia reale dei singoli paesi e della finanza globale che dovrà ridisegnare i propri modelli di sviluppo. Ciò richiederà di rivedere le politiche nazionali, soprattutto quelle in ambito industriale e della ricerca. A tal proposito, ad esempio, l'iniziativa dei cluster tecnologici nazionali, nata nel 2012 per opera del Miur, andrà rilanciata con maggiore vigore e, soprattutto, aperta nel pieno coinvolgimento dei professionisti, come i commercialisti, che si candidano a un ruolo di snodo fondamentale per la piena valorizzazione dei cluster d'impresa.
L'edilizia, al centro del primo webinar, uno dei settori più colpiti dalla crisi dell'ultimo decennio, rappresenta oggi, grazie anche agli incentivi messi in campo dallo Stato, il prototipo di cluster a maggiore spinta propulsiva per la ripartenza. Il superbonus introdotto dal decreto rilancio rappresenta la punta di diamante di un sistema di incentivi agli investimenti in ristrutturazioni edili basato su detrazioni fiscali sempre più appetibili e funzionali. In questo ambito, il ruolo del commercialista, soprattutto per la previsione normativa della cessione del credito d'imposta, ora al centro del sistema agevolativo, diventa ancora più centrale e decisivo.
I commercialisti, in quanto consulenti delle imprese edili o, in molti casi, amministratori di condominio, sono una componente rilevante della filiera per usufruire dei benefici. Le provvidenze devono essere ottimizzate, cercando di aumentare l'utilizzo del sisma bonus per rendere sicure le abitazioni di tanti italiani. Le piattaforme ( e le connesse filiere di rete) vanno favorite, privilegiando l'ingresso di altri operatori finanziari, anche nuovi, tra i quali certamente possiamo annoverare gli enti previdenziali, in modo da attenuare il costo dell'intervento finanziario che altrimenti risulterebbe esorbitante.
Del resto, il sistema che si va delineando spinge ad una maggiore collaborazione tra professionisti, un vero e proprio incentivo a formare coalizioni professionali tra commercialisti, da un lato, e professionisti dell'area tecnica e operatori finanziari dall'altro. Ciò implica, come emerge molto chiaramente dal dibattito in corso, a tratti anche molto acceso, l'assunzione di nuovi rischi professionali che a loro volta implicano una serie di ricadute significative sugli standard professionali, soprattutto in termini di formazione professionale, sviluppo di competenze e organizzazione dello studio.