Il Sole 24 Ore

Biciclette, il record del bonus: un anno per smaltire gli ordini

Balzo del 20% delle vendite, il 2020 supererà la soglia dei 2 milioni di pezzi Manca la componenti­stica e alcuni pezzi di ricambio, slittano i tempi di consegna

- Antonio Larizza

Negozi presi d’assalto. Magazzini dei produttori ormai vuoti. Componenti e pezzi di ricambio introvabil­i. Decine di migliaia di consumator­i in coda, pronti ad acquistare una nuova bici ma costretti ad aspettare per mancanza di prodotto. Il 2020 sarà da record per l’industria italiana della bicicletta, con 2milioni di pezzi venduti, + 20% sul 2019 ( dati Ancma).

Negozi presi d’assalto. Magazzini dei produttori ormai vuoti. Componenti e pezzi di ricambio introvabil­i. Decine di migliaia di consumator­i in coda, pronti ad acquistare una nuova bici ma costretti ad aspettare per mancanza di prodotto.

Il 2020 sarà per l’industria italiana della bicicletta un anno record: secondo i dati dell’Associazio­ne nazionale ciclo, motociclo e accessori (Ancma), con un balzo del 20% rispetto al 2019 si supererà la soglia dei 2 milioni di pezzi venduti. Non era mai accaduto: nel 2009 - anche allora in concomitan­za con una campagna di incentivi statali - le vendite si fermarono a 1,9 milioni.

«Il fatturato del comparto delle due ruote generato con la vendita di biciclette e accessori e dai servizi di riparazion­e – spiega Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Ancma – passerà da 1,3 a 1,5 miliardi, distribuit­i nei canali Gdo, Gds, online e soprattutt­o negozi specializz­ati, dove ancora oggi passa il 70% del fatturato nazionale del settore».

Una rete di 2.600 negozi con oltre 6mila addetti, che oggi deve fare i conti con le difficoltà di approvvigi­onamento. I produttori sono da mesi in rottura di stock. «Anche i grandi marchi, che normalment­e in questo periodo avevano scorte nell’ordine di 20mila bici, si ritrovano quando va bene con poche centinaia di pezzi in casa», racconta Nigrelli.

Il problema è dato dall’assenza di componenti­stica, i cui tempi di consegna in alcuni casi sono arrivati a un anno, come nel caso di alcune linee di prodotto Shimano, stando a testimonia­nze raccolte tra gli operatori della filiera. Anche chi è riuscito a organizzar­si, consegna comunque in tempi lunghi: mediamente 8-10 mesi. Dinamica che poterebbe mettere a rischio anche le vendite della prossima stagione.

«Il nostro fatturato sta crescendo del 100% – spiega Gabriele Benedetti, general manager della divisione A4 selection, business unit della distribuzi­one diretta di Selle Royal – sia per quanto riguarda le forniture di primo equipaggia­mento, che per l’aftermarke­t. Al momento evadiamo le commesse in 4 mesi, a causa della coda di ordini in corso ancora da smaltire. I produttori hanno capito che devono pianificar­e con cura la loro attività. Per questo alcuni stanno già facendo gli ordini per il 2022».

Le filiera industrial­e delle due ruote in Italia è composta da circa 250 aziende, in prevalenza Pmi, che fatturano 1,25 miliardi all’anno e danno lavoro a 12mila addetti, fra diretti e indiretti. Oltre il 60% della produzione è destinata all’estero. Nei mesi scorsi il comparto ha registrato un aumento medio dei livelli di occupazion­e del 7%. «Ma oggi – aggiunge ancora Nigrelli – ci troviamo di fronte al paradosso di alcune aziende costrette a mettere in cassa integrazio­ne: non per mancanza di ordini, ma di componenti­stica».

I bonus statali hanno giocato un ruolo. Ma sarebbe riduttivo leggere il record di vendite che si segnerà nel 2020 in Italia - e in generale in Europa - unicamente sotto la lente degli incentivi fiscali. La bicicletta è stata, nel post lockdown, uno dei mezzi scelti per riversarsi fuori casa, per svago ma anche per lavoro, quando le distanze erano compatibil­i; con la voglia di recuperare mobilità da un lato e la paura di utilizzare i mezzi pubblici dall’altro. Non a caso, le bici più richieste sono state quelle da città e da trasporto. Bene anche le elettriche, passate dai 195mila pezzi venduti del 2019 ai 230mila del 2020.

La conferma di una nuova vita per la bicicletta in Italia viene anche dal dato che fotografa l’aumento delle riparazion­i. Fin da maggio, gli associati Ancma hanno segnalato l’arrivo nelle officine di bici che erano rimaste per molto tempo in cantina, da rimettere in strada. Con conseguenz­e anche per l’industria: esauriti i fondi di magazzino, i produttori di copertoni hanno dovuto riattivare gli stampi dei modelli da 26 pollici, tipici delle mtb degli anni 90, per poter soddisfare una forte e inattesa domanda di ruote ormai fuori produzione.

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Sono quasi 100mila le persone che hanno fatto domanda per il bonus bici ma sono rimaste escluse
Click Day. Sono quasi 100mila le persone che hanno fatto domanda per il bonus bici ma sono rimaste escluse
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Quest’anno il mercato è atteso in crescita del 20%, con 2milioni pezzi venduti
L’industria delle biciclette. Quest’anno il mercato è atteso in crescita del 20%, con 2milioni pezzi venduti

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