Germania, intesa con le regioni: restrizioni fino a Capodanno
In una riunione fiume Merkel-Länder hanno deciso anche misure aggiuntive per limitare di più i contatti sociali. Battaglia sulle scuole: restano aperte, ma probabili i turni
Lo scontro.
Dal nostro corrispondente
Nel giorno in cui la Germania ha toccato il record di decessi giornalieri da Covid-19, pari a 410, e si è portata a un passo da 1 milione di contagiati da inizio pandemia, il governo federale di Angela Merkel e i 16 presidenti dei Länder hanno concordato nel corso di una riunione fiume nuove misure di contenimento dei contagi: «Le cifre relative alle infezioni sono ancora a un livello assolutamente troppo elevato», ha detto la cancelliera. Saranno dunque prorogate almeno fino al 20 dicembre le restrizioni in vigore a novembre, con l’«alta probabilità» di doverle estendere anche a gennaio.
La strategia messa a punto ieri introduce criteri che consentono di allentare le misure quando e dove l’andamento dei nuovi casi migliora, e di stringerle nei focolai ( che nelle ultime settimane sono tornati ad essere le case di cura per anziani, gli ospizi).
L’obiettivo della cancelliera resta quello di evitare il collasso del sistema sanitario, che a inizio novembre è andato vicino ai picchi di ricoveri per Covid- 19 registrati in aprile. I malati di Covid-19 in terapia intensiva hanno raggiunto quota 3.800 dai 650 di metà ottobre.
La stretta si concentra su nuovi limiti nel numero massimo di persone (nuclei familiari) che possono incontrarsi, in privato a casa e in luoghi pubblici: il cuore del problema. Il secondo lockdown per questa seconda ondata dovrebbe riprendere un metodo già collaudato nelle restrizioni della prima ondata: per i negozi sotto gli 800 metri quadrati, un cliente ogni 10 metri quadrati; per i negozi oltre gli 800 metri quadrati, l’area del distanziamento si estenderebbe a 20 metri quadrati per cliente. A partire dal 1° dicembre gli incontri privati saranno limitati a cinque persone, mentre per il periodo natalizio sarà possibile riunire famiglie fino a dieci persone, bambini esclusi.
Uno dei nodi più difficili da sciogliere nella riunione tra Merkel e i presidenti dei Länder è risultato quello delle scuole che restano aperte, dalle quali potrebbe dipendere la lentezza del miglioramento dei contagi in questo secondo lockdown. Tra le misure in discussione, è emersa l’introduzione di turni settimanali, per alleggerire le presenze fisiche in classe. E la mascherina obbligatoria dentro e fuori la scuola. Le mascherine dovrebbero diventare obbligatorie non solo al chiuso ma anche all’aperto, nelle strade dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza e anche di fronte all’ingresso dei negozi. Limitate le prenotazioni per i treni nei percorsi a lunga distanza: Deutsche Bahn ha reso noto un buco da 3,6 miliardi per il 2020.
Un altro scontro acceso al centro della riunione ieri avrebbe riguardato il bando dei fuochi d’artificio a Capodanno, che in Germania sono una tradizione irrinunciabile.
Il semi-lockdown entrato in vigore il 2 novembre, e che sarebbe dovuto durare un mese con ristoranti, locali pubblici, musei e palestre chiusi, ha avuto un esito positivo moderato. Se da un lato l’ascesa esponenziale dei contagi è stata fermata, la stabilizzazione è avvenuta a un livello considerato ancora troppo alto: i nuovi contagi sono stati ieri 18.633. L’unico Land che ha centrato finora il traguardo indicato da Merkel è Schleswig-Holstein con un’incidenza di 47 nuovi casi ogni 100 mila abitanti in una settimana.
C’è stato un duro scontro tra Governo federale tedesco e Regioni nella riunione di ieri che doveva trovare un’intesa sulle misure di contenimento del coronavirus
Si allunga il lockdown
Restano chiusi ristoranti, bar, birrerie, cinema, teatri, musei e palestre almeno fino a Natale, forse oltre, perché sebbene finora il lockdown abbia evitato l’aumento esponenziale dei contagi non è riuscito a centrare l’obiettivi di far scendere sotto quota 50 i contagi settimanali per 100mila abitanti. Scende il numero massimo di persone che si possono incontrare al di fuori dei conviventi