Francia, il «confinement» allentato solo gradualmente
Sabato riapriranno i negozi A dicembre cinema e teatri ma solo se contagi a 5mila
Scadenze e obiettivi. La Francia sceglie la chiarezza: il presidente Emmanuel Macron, nel suo discorso di martedì sera, ha annunciato un parziale allentamento del confinement, e ha anche indicato quali potrebbero essere, e a quali condizioni, le prossime tappe.
«Il ritorno alla normalità non sarà per domani», ha detto Macron. Da sabato, visti i risultati ottenuti – il calo dei contagi quotidiani a quota 20mila e quello dei ricoverati in terapia intensiva a 4.300 - la Francia farà però un primo passo: resteranno le autocertificazioni, ma si potrà uscire per passeggiare e fare attività fisica fino a 20 chilometri dalla propria abitazione e per tre ore; saranno autorizzate le attività extrascolari all'aperto; saranno riaperti chiese e templi, ma con un limite di 30 persone. Negozi, servizi a domicilio e biblioteche potranno riaprire, sotto stretti protocolli concordati con le categorie, con obbligo di chiusura alle 21.
Una seconda tappa è prevista per il 15 dicembre. A una condizione: i contagi dovranno scendere a 5mila al giorno e i ricoverati in terapia intensiva a 2.500-3.000. Resterà il coprifuoco, dalle 21 alle 7, tranne il 24 e il 31 dicembre (ma senza assembramenti); i francesi potranno però spostarsi anche fuori regione; le attività extrascolari in aula potranno riprendere; cinema, teatri e musei potranno riaprire. Resteranno vietati i grandi assembramenti e chiusi bar ristoranti e discoteche. Nulla di deciso per le stazioni sciistiche. «Mi sembra impossibile – ha però detto Macron – immaginare una riapertura per le feste e sarebbe preferibile una riapertura a gennaio, se le condizioni saranno buone».
La terza tappa è prevista il 20 gennaio. Se i contagi resteranno al di sotto dei 5mila casi, potranno riaprire palestre e ristoranti, e il coprifuoco potrà accorciarsi. I licei potranno tornare in presenza, mentre le università dovranno aspettare altri 15 giorni. Ogni due settimane il governo farà poi il punto della situazione e deciderà di conseguenza.
Il prossimo grande appuntamento sarà però con i vaccini. Macron ha escluso l'obbligatorietà, mentre si è impegnato alla trasparenza: «La vaccinazione dovrà essere fatta in maniera chiara, trasparente, condividendo a ogni passaggio ogni informazione: quel che sappiamo, quel che non sappiamo».
Aumenta anche il sostegno pubblico. Saranno presto versati 150 euro a chi riceve il Revenu de solidarité active (Rsa), una sorta di reddito garantito; agli studenti borsisti e ai giovani con meno di 25 anni che ricevono sussidi per l'abitazione. Cento euro per figlio saranno versati alle famiglie che beneficiano dell'Aide personalisée au logement, un'altra forma di sussidi per gli alloggi. «In totale saranno aiutate 4 milioni di famiglie e 1,3 milioni di giovani», ha detto Macron. Il fondo di solidarietà per autonomi, commercianti e imprese è stato portato a 10mila euro, mentre le imprese potranno continuare a rinviare il pagamento di contributi e altri oneri. Ristoranti, bar, palestre, discoteche e tutti gli esercizi chiusi amministrativamente potranno ottenere, al posto del fondo di solidarietà, il 20% del fatturato 2019. Nei prossimi giorni, il governo presenterà inoltre il piano “un jeune, une solution” (un giovane, una soluzione) e sarà predisposto un sostegno psicologico per i più deboli.