Editoria, accordo tra Fieg e L’Eco della Stampa
Dopo anni di scontro, contratto di abbonamento per tutelare i contenuti
Un accordo che è un punto di svolta nell’annosa questione delle rassegne stampa e del rispetto del diritto d’autore richiesto dagli editori.
Ieri la Federazione degli editori ( Fieg) e L’Eco della Stampa ( una delle due grandi società di media monitoring che insieme con Data Stampa finiscono per valere fra il 70 e l’80% del mercato) hanno siglato un’intesa che, dopo anni di scontri, e si è tradotta in un «contratto di abbonamento per disciplinare il contenuto, le modalità e le condizioni per la fornitura del flusso digitale degli articoli pubblicati sulle testate cartacee e digitali» si legge nel comunicato congiunto.
L’accordo interviene fra L’Eco della Stampa – società con circa 18milioni di fatturato – e Repertorio Promopress, società di servizi della Fieg (cui aderiscono 64 aziende editoriali con 381 testate) attiva da metà 2012 e incaricata di raccogliere e distribuire agli editori il pagamento dalle società di media monitoring secondo uno schema che prevede una corresponsione per l’uso degli articoli pari all’8% dei ricavi delle società.
La maggior parte degli operatori nei servizi di rassegna stampa ha riconosciuto il diritto degli editori di essere remunerati per l’uso dei propri articoli. Ma dalla partita si sono subito chiamate fuori le due principali società: L’Eco della Stampa e Data Stampa. Per la prima ora arriva l’accordo, siglato comunque dopo un momento di rottura, rappresentato dalla decisione di Agcom, in primavera, favorevole al Gruppo 24 Ore e proprio contro L’Eco della Stampa.
L’editore del Sole 24 Ore, infatti, ha ottenuto dall’Autorità l’ordine impartito a L’Eco della Stampa di rimuovere entro due giorni, dal proprio servizio stampa e dai propri archivi, gli articoli del Sole 24 Ore Orecontenenti contenenti l’indicazione “riproduzione riservata”. Il Gruppo 24 Ore, che negli anni scorsi è uscito dal Repertorio Promopress per gestire in proprio la partita del riconoscimento del diritto d’autore, assistito dagli studi Portolano Cavallo e Clarizia, ha avuto la meglio su L’Eco della stampa anche in Consiglio di Stato in estate.
Nel frattempo anche Fieg si è attivata proprio sulla base della pronuncia favorevole al Gruppo 24 Ore. Ora l’accordo. Il beneficio, come detto, deriva da un 8% sui ricavi (40 milioni il giro d’affari stimato per il settore). All’appello però manca ancora Data Stampa. La Fieg attende in proposito un pronunciamento di Agcom.