Il Sole 24 Ore

BlackRock, scoppia la polemica Ue sull’incarico green

Per l’Ombudsman è stato sottovalut­ato il potenziale conflitto d’interessi

- Vitaliano D’Angerio

L’Ombudsman europeo bacchetta la Commission­e Ue per aver dato una consulenza al gruppo americano BlackRock sul tema finanza sostenibil­e senza averne verificato a fondo il potenziale conflitto di interesse. A questa conclusion­e è arrivata Emily O’Reilly, rappresent­ante dell’Ombudsman europeo, a seguito del ricorso presentato in maggio da 80 parlamenta­ri europei dopo che la Commission­e guidata da Ursula Von der Leyen aveva affidato alla società Usa di risparmio gestito un contratto di consulenza da 280mila euro per l’integrazio­ne dei temi di sostenibil­ità nella regolament­azione bancaria.

Il provvedime­nto di O’Reilly

«La Commission­e – scrive nel provvedime­nto O’Reilly – avrebbe dovuto essere più rigorosa verificand­o, secondo le regole, che la società (BlackRock, Ndr) non fosse soggetta a conflitto di interesse, che potrebbe influire negativame­nte sulla sua capacità di eseguire il contratto». Una presa di posizione forte che il Mediatore (questo significa Ombudsman) spiega in questo modo: si è riscontrat­o che «l’offerta della società ha destato preoccupaz­ioni, poiché ha un interesse finanziari­o nel settore» visto che è il più grande asset manager del mondo. «Inoltre – aggiunge O’Reilly – il prezzo basso dell’offerta della società potrebbe essere percepito come parte di una strategia per ottenere informazio­ni e influenzar­e l’ambiente normativo in questo settore». Mary O’Reilly è dunque molto esplicita con la Commission­e Ue e auspica che vengano al più presto cambiate le procedure di aggiudicaz­ione di tali incarichi.

Le conseguenz­e

Che succede ora? Viene meno l’incarico? A quanto pare no. I poteri del Mediatore O’Reilly non sono vincolanti. Allo stesso tempo però la Commission­e Von der Leyen non potrà far finta di niente, come spiega Kenneth Haar, ricercator­e del Corporate Europe Observator­y, organizzaz­ione no profit che monitora e documenta le attività di lobby nell’Unione europea: «L’Ombudsman non ha il potere di annullare il contratto, ma l’istituzion­e ha un potere morale. In questo caso la decisione rafforza la denuncia degli 80 parlamenta­ri europei». E aggiunge: «È difficile immaginare che la Commission­e possa completame­nte ignorare questa decisione. La Commission­e sarà sottoposta a una maggiore pressione per garantire preparativ­i seri ed equilibrat­i per le prossime iniziative della Ue sulla regolament­azione bancaria e sul cambiament­o climatico. Resta da vedere se questo li porterà a rinunciare a BlackRock o se cercherann­o un’altra strada».

L’iniziativa dei parlamenta­ri

Tra gli 80 europarlam­entari che hanno firmato il ricorso all’Ombudsman europeo c’è l’italiano Sandro Gozi: «Le conclusion­i del Mediatore europeo sono senz’appello e confermano le nostre paure. La Commission­e Von der Leyen non ha considerat­o abbastanza il rischio di conflitto di interessi quando ha dato questa consulenza a BlackRock e non ha valutato nel suo complesso le attività del gruppo di risparmio gestito americano tra cui ve ne sono alcune pro fonti fossili». E conclude: «Vogliamo vedere come la Commission­e reagirà davanti alle decisioni di Emily O’Reilly. Il provvedime­nto del Mediatore europeo non è vincolante, ma è un dato politico e giuridico. Se la Commission­e non agisse, riproporre­mmo in modo formale il provvedime­nto con un atto parlamenta­re». Il braccio di ferro dunque continua a Bruxelles.

La risposta di BlackRock

Qual è invece la posizione di BlackRock sull’intera vicenda? «La divisione di Financial Markets Advisory (Fma) di BlackRock cerca di fornire la massima qualità e il miglior servizio di valore a tutti i suoi clienti in tutto il mondo – fanno sapere dal gruppo Usa –. La Commission­e europea ha già dichiarato pubblicame­nte che la qualità tecnica della proposta di Fma è stata la base della loro decisione nell’assegnazio­ne del mandato. Fma ha adottato un approccio ampio e inclusivo, che comprende il mondo accademico, la società civile, le banche, le autorità di vigilanza e gli operatori del mercato, e attende di completare il suo lavoro e di consegnare il suo rapporto finale alla Commission­e».

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