«Eurobond meglio che azzerare»
Più Europa, un ambizioso piano di investimenti federali europei, la necessità di una ripresa economica forte. Dal palcoscenico, virtuale, della “Italian Society” dell’Università di Cambridge, per una sera, Passera accantona il vestito di banchiere più innovativo d’Italia: l’ex ministro dello Sviluppo Economico col Governo Monti, e ancor prima ad di Intesa SanPaolo, ha tenuto una lezione dal titolo «Economia in un’epoca di pandemia» che è stata un accorato elogio della Ue. Nel cuore della Brexit, e con l’imminente addio della Gran Bretagna, Passera ha sottolineato l’importanza di un’unione solidale: «L’Europa ha reagito con efficacia alla crisi del Covid. Le somme messe a disposizione da Recovery Fund, Mes e Sure hanno superato le aspettative». In buona parte, però si tratta di nuovo debito. Di qui la proposta di David Sassoli, di azzerare i debiti pandemici. Ma il connazionale Passera fa il rigorista: no a una cancellazione dei debiti perché, «è contro la regole di base della Ue». Passera ha ricordato il caso della sua startup Illimity, la banca digitale, che 18 mesi fa «era solo una Powerpoint e oggi ha 600 dipendenti e 3 miliardi di asset», ma ha parlato più da statista sul futuro della Ue: «L’Europa ora ha bisogno di una crescita economica sostenuta. Altrimenti rischia di essere il vaso di coccio tra i vasi di ferro». Ecco allora il monito: «Ci vuole un piano europeo di investimenti federali, su infrastrutture, scuola e innovazione». Lo strumento ora c’è: gli Eurobond.