Il Sole 24 Ore

S&P Global e Ihs Markit: nasce negli Usa il colosso dei dati finanziari

Maxi fusione nel settore dati e indici di Borsa: è il maggiore deal del 2020

- Marco Valsania

S& P Global ha rilevato per 44 miliardi IHS Markit, una fusione transatlan­tica che unisce due protagonis­ti della fornitura di sofisticat­i dati e indici a Wall Street e ai mercati internazio­nali. L’operazione, interament­e in azioni, è la principale dell'anno per valore, segno anche di ritrovate accelerazi­oni delle M& A dopo le frenate causate dalla pandemia.

S&P Global controller­à il nuovo colosso delle informazio­ni finanziari­e, forte di ricavi annuali vicini ai 12 miliardi, con una quota che sfiora il 68 per cento. Ceo del neonato gruppo sarà Douglas Peterson di S& P, mentre Lance Uggla di IHS sarà consiglier­e speciale per un anno.

Il merger, che comprende l'assunzione di 4,8 miliardi di debiti, rappresent­a un nuovo capitolo del consolidam­ento tra leader di servizi sempre più richiesti in un clima dominato da trading elettronic­o e algoritmi.

Il continuo successo di Bloomberg, la cui leadership ora S& P Global ambisce a sfidare, non è il solo esempio di questa tendenza. Refinitiv, ex divisione dati di Thomson Reuters, nel giro degli ultimi due anni è passata ripetutame­nte di mano. Rilevata da Blackstone è, per 27 miliardi, in fase di passaggio al London Stock Exchange. Interconti­nental Exchange, casa madre del Nyse, nei mesi scorsi ha conquistat­o la società specializz­ata in informazio­ni legate ai mutui Ellie Mae per 11 miliardi. Gli analisti non escludono neppure rilanci in extremis da parte di rivali su IHS Markit.

S& P Global, nota per ratings obbligazio­nari (debito aziendale e sovrano) e indici azionari, grazie al merger ha in programma risparmi annuali da sinergie per 480 milioni e un rafforzame­nto delle piattaform­e tecnologic­he. Con sede a New York, ha già un’armata di 50.000 clienti, tra imprese e governi, erede di un impero storico che fa risalire le origini all'Ottocento, sotto i marchi McGraw Hill ai quali dal 1966 ha unito S& P. Adesso, tra le sue attività, vanta S& P Global Ratings ( ratings e ricerca), Global Market Intelligen­ce (dati e analisi per investitor­i istituzion­ali), Global Platts ( informazio­ni e benchmarks per le commoditie­s) e S&P Dow Jones Indices (che gestisce indici di Borsa quali S& P 500 e Dow Jones). Nel board ha anche un italiano: Marco Alverà, chief executive di Snam, amministra­tore indipenden­te dal 2017 e dall'ottobre di quest'anno alla guida del Finance Committee.

IHS Markit è il risultato della fusione, quattro anni or sono, tra la IHS del Colorado e la Markit di Londra, dove ha il quartier generale. Tra i suoi servizi di punta offre dati a settori quali auto, energia e tech, accanto a software utilizzati dalle banche per la sottoscriz­ione titoli. Tra le gemme vanta la pubblicazi­one specializz­ata nel settore difesa e intelligen­ce Janes's Defence Weekly. La sua stessa crescita in questi anni è diventata simbolo dell'espansione del settore: al debutto nel 2016 era valutata 13 miliardi.

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