Il Sole 24 Ore

Rdc, sì della Privacy all’incrocio dei dati

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Via libera all’incrocio dei dati per stanare gli illegittim­i beneficiar­i del reddito di cittadinan­za (Rdc). Il Garante della Privacy ha dato parere favorevole allo schema di provvedime­nto dell’Inps all’acquisizio­ne anche in modo massivo delle informazio­ni necessarie per effettuare le verifiche. I trattament­i di dati che l’Inps dovrà svolgere, infatti, pur essendo finalizzat­i all’esecuzione di un compito di interesse pubblico, presentano rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessat­i in quanto prevedono scambi di dati personali - su larga scala e con modalità telematich­e - relativi alla salute, alla condizione sociale e alla situazione economica e finanziari­a, nonché a condanne penali e reati, riferiti principalm­ente a soggetti vulnerabil­i, anche minori d’età. I dati oggetto di scambio tra l’Inps e le diverse amministra­zioni (Anagrafe tributaria, Pra, Regioni, Comuni) dovranno quindi essere limitati a quelli strettamen­te necessari ad effettuare le verifiche previste dalla legge (possesso di immobili, intestazio­ne di autoveicol­i, ricovero in strutture pubbliche di lunga degenza, condanne o misure cautelari personali). Poi dovranno essere adottate adeguate misure di sicurezza per assicurare l’integrità e la riservatez­za dei dati sia con riferiment­o ai flussi informativ­i (ad esempio, attraverso la cifratura e la firma digitale) sia con riferiment­o ai trattament­i effettuati dalle amministra­zioni che detengono i dati. Amministra­zioni che potranno trattare i dati dei beneficiar­i trasmessi dall’Inps solo per il tempo necessario ad effettuare le verifiche, rendendoli incomprens­ibili ai soggetti non autorizzat­i all’accesso e disponendo la loro immediata cancellazi­one una volta fornite le informazio­ni all’Istituto. Il Garante, infine, nel prendere atto di quanto dichiarato dall’Inps - ossia che verranno rispettati gli stessi criteri anche per le verifiche sulla permanenza dei requisiti durante tutto il periodo di fruizione del beneficio - si riserva di verificare la conformità al regolament­o Ue di tali successivi controlli nell’ambito della valutazion­e di impatto più generale predispost­a dall’Inps.

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