Duferco, alla tedesca Sms l’appalto per il laminatoio
Sarà Sms group a realizzare il nuovo laminatoio travi della divisione acciaio di Duferco a San Zeno Naviglio. È stato firmato ieri il contratto con il player tedesco per la fornitura del nuovo impianto di laminazione. Un investimento che, a causa delle divergenze strategiche sull’opportunità di realizzarlo, è stato una della cause della rottura della partnership tra l’americana Nucor e Duferco in Duferdofin, collaborazione che durava da 12 anni. A siglare il contratto, Antonio Gozzi presidente di Duferco Italia holding e Franco Monteferrario, ceo di Duferdofin, oltre Thomas Massmann executive vice president Sms Gmbh e Marco Asquini Ceo di Sms Group spa. L’impegno è realizzare l’impianto in meno di due anni e avere un rapido ramp-up, mettendo a fattore comune il know-how di Sms su impianti di questa tipologia e l’expertise del personale tecnico Duferco.
Il nuovo laminatoio, integrato con l’acciaieria di San Zeno Naviglio, doterà Duferco, unico produttore nazionale di travi, «di un sistema estremamente efficiente – si legge in una nota – nel cuore del mercato del consumo italiano ed europeo. L’impianto – aggiunge l’azienda – sarà realizzato con le più innovative tecnologie disponibili, mettendo al centro del progetto digitalizzazione, intelligenza artificiale e automazione, sia nella produzione che nella logistica». L’investimento sarà di 180 milioni e creerà a regime nuova occupazione per 150 addetti, senza considerare l’indotto. La capacità produttiva di laminazione del gruppo raggiungerà il milione e mezzo di tonnellate di prodotti lunghi. L’obiettivo è massimizzare il livello di servizio a ogni cliente e l’efficienza complessiva del processo (best cost producer), con l’ambizione di creare un modello di fabbrica smart sostenibile, a basso impatto ambientale e a elevato grado di sicurezza sul lavoro. L’intero fabbisogno di energia elettrica del laminatoio sarà coperto da energia prodotta da fonti rinnovabili grazie a un Ppa a lungo termine. «Si realizzerà così - spiega l’azienda - il primo impianto siderurgico integralmente alimentato da energia verde». Il forno di riscaldo sarà prodotto da Forni Industriali Bendotti e dotato di bruciatori di nuova generazione a idrometano, con la possibilità di utilizzo di idrogeno come combustibile, contribuendo così all’ulteriore decarbonizzazione del ciclo di produzione.